Come preventivato dopo il successo giovedì dello show degli Avanzi di Balera ieri sera si è toccato il culmine delle presenze alla Festa PD di Camucia con il super-evento atteso e chiacchierato da settimane: il concerto dei Cugini di Campagna. Mi rendo conto che se qualcuno non “Born in Chiana” leggesse la frase sopra scoppierebbe in una fragorosa risata, ma per fortuna il nostro è un giornale locale e chi lo legge al 95% è marchiato con l’IGP Chianino. Per chi non vive qui è difficile capire, ma da noi è così, ed è quasi normale che il vero evento nazional-popolare dell’estate (o quasi) sia questo (in attesa di Al Bano e dei fuochi a Cesa).
Ci sarebbe da interrogarsi sul perchè siamo così e su come mai un uguale numero di persone non si vedeva radunata dal concerto di Caparezza al Cortona Sound Festival nell’anno d’oro 2008.
Ma Caparezza è Caparezza, cavolo, mica un alfiere del pop smielato italiano anni 70, suonava a gratis (e quando ricapiterà mai???) e poi di “chianini” non ce n’erano tanti in quella platea visto che la gente arrivò in massa dalle zone limitrofe, da Siena, da Perugia.
Va detto che il concerto dei Cugini era stato anche costruito e caricato bene: il passaparola, l’attesa, le parrucche dei militanti-volontari nel pre-concerto: un entusiasmo che è cresciuto anche perchè intorno non c’erano alternative. E alla fine, come con i cinepanettoni, la gente è andata a vedere. Magari anche solo per parlarne male all’uscita.
Ma la verità è che in Chiana ci si accontenta, e spesso ci si appassiona sul nulla. Abbiamo questa caratteristica, che forse (dipende dalle opinioni e dalle situazioni) può essere pure considerata un pregio. L’entusiasmo si auto-genera in modo inspiegabile, diventa una moda e esplode. E se in mezzo c’è qualcuno della Tv è anche meglio.
Il Pd cortonese dopo le glorie passate di Little Tony, Rita Pavone e altri quest’anno ha quindi saggiamente puntato (con successo) sul fazismo, ossia sullo spirito ogni tanto un po’ di patata che fu di Fabio Fazio nel 1997 e dintorni: un mix fra trash e nostalgia che portò proprio alla trasmissione chiamata appunto Anima Mia (canzone-cardine dei Cugini ieri sera eseguita circa 732 volte…) e alla riscoperta di questa band “minore” dello scenario melenso italiano della seconda metà dei 70.
Stendiamo un velo pietoso sul concerto in sè, fra capelloni, giacche con paillettes e basi pre-registrate: alla fine, come in un qualsiasi, Sabato del Villaggio, quello era la cosa che contava meno. E poi fare una recensione non avrebbe senso. Ieri sera eravamo tutti (o quasi) là 🙂
post scriptum Una chiosa solo per cultori. Invito ad ascoltare il pezzo “Come to Canterbury” dei Cugini. E’ un brano di inizio carriera colonna sonora del film “Canterbury proibito” (film girato a Cortona, fra l’altro…) con interessanti sonorità progressive-rock. Rispetto a quanto sentito ieri sera è decisamente tutt’altra cosa, dimostrazione che alla fine anche i Cugini se solo avessero voluto…