{rokbox title=| |}images/grillo.jpg{/rokbox}Per il terzo anno si rinnova da oggi l’appuntamento della scuola PD a Cortona, con un manipolo di giovani, meno giovani e giovani vecchi (quelli che non mancano in nessun partito!) che popolerà la cittadina etrusca in cerca di qualche illuminazione, un po’ di incontri interessanti e qualche motivo per sperare nel futuro. Ma come sta il PD in questo momento?
Vero che prendersi gioco di questo partito va anche troppo di moda, lo fanno tutti, anche chi non ha alcun diritto di farlo e anche chi è messo molto peggio e ha la faccia tosta di non ammetterlo, però è evidente che la storia di questa ‘Cosa’ va avanti, cambiano i segretari e le linee politiche, dal critico di cinema Veltroni allo scout Franceschini fino al tradizionalista Bersani, ma il decollo non avviene, e pur davanti ad un Governo dalla maggioranza litigiosa Bersani e soci non riescono ad attrarre nuovi consensi, restando al 25%. Insomma: i motivi per cambiare idea gli italiani li hanno, ma gran parte di loro, anche quelli tradizionalmente di sinistra, non scelgono il PD come interlocutore.
Tutto questo nonostante l’arrivo di Bersani che quantomeno in questi mesi si è impegnato per sfatare il mito del PD partito senza una linea precisa, senza proposte chiare, senza identità e qualche passo in avanti sulla via della concretezza l’ha ottenuto. L’elettorato potenzialmente di sinistra, e spesso anche parte della base del PD, parla però di Vendola (che non è del PD) come candidato ideale a premier o si rivolge verso altri lidi, Di Pietro o la banda Grillo che è uscita a testa alta, altissima, dalla recente giornata di Cesena e porterà una forte offensiva nei prossimi mesi, dopo la nascita di quel Movimento 5 Stelle che a tutti gli effetti, aldilà del nome che ricorda gli hotel di lusso, è un partito (anche se Grillo dice che i partiti devono sparire).
Perchè il PD non sfonda? Difficile dirlo. Lo chiederemo magari ai ragazzi che arriveranno a Cortona. Osservando dall’esterno però qualche idea viene, e senza voler passare da ‘rottamatori’ alla Renzi (rottamare per sostituire con cosa?? Col pingue faccione del Sindaco di Firenze??) si può affermare che uno dei problemi principali è la puzza di vecchio che nonostante il nuovo nome, il nuovo simbolo, il nuovo linguaggio e qualche faccia più giovane è rimasta tale e quale dall’epoca in cui ancora c’erano i DS e la Margherita. Difficile essere giovani e pensare di rivolgersi al PD. Al massimo lo si fa nel Centro Italia, dove il PD ancora governa gli enti locali e riesce a venire in contatto diretto col tessuto sociale. Ma un giovane di Milano, Venezia o che so io…Bressanone….che motivi dovrebbe avere per ‘innammorarsi’ del PD? Forse per ‘YouDem’, il canale con la qualità video della Tv Nazionale del Kazakistan?
Poi, altra impressione, manca l’aver fatto i conti col passato. Non il passato di epoca sovietica, che ormai sopravvive come spauracchio solo nelle menti di qualche esagitato comunista-fobico, ma quello degli ultimi anni in cui la classe dirigente dell’attuale PD ha governato il paese. Forse il PD farebbe bene a riconoscere gli errori compiuti e questo contribuirebbe a recuperare un po’ di credibilità. Tanto per fare un esempio: quest’anno alla scuola di Cortona si parla di lavoro. Ecco: sarebbe bello sentire qualcuno dire che se davvero uno dei mali principali legati al mondo del lavoro è la precarietà (questo è opinabile, ma il PD ne fa una battaglia da lungo tempo…) una parte di responsabilità è dello stesso PD. Sarebbe un passo avanti mica da niente…