{rokbox title=| :: |}images/fumaiola.jpg{/rokbox}Come avevamo anticipato nella nostra rubrica “Ambientiamoci” dal 1 Aprile 2010 sono entrate in vigore le norme previste dall’articolo 57 Bis del Regolamento Forestale Regionale, norme che prevedono che tutti i prodotti secondari del bosco, i residui della potatura di olivi e viti, la paglia ed il fieno e altri materiali di origine naturale possono essere inceneriti entro una distanza non superiore ai 250 metri dal luogo di produzione. Ciò significa che quello che avveniva fino all’anno scorso in maniera di fatto illegale adesso è diventato totalmente lecito. Bruciando questo materiale, che non è nient’altro che biomassa, si produce CO2. In questi giorni è facile, affacciandosi sulla Valdichiana, notare come il provvedimento abbia già avuto palesi effetti, con le fumaiole che si moltiplicate a dismisura rispetto agli anni passati.
Il provvedimento va incontro al più che rispettabile interesse degli agricoltori, che altrimenti si dovrebbero sobbarcare i costi di smaltimento, ma la contraddizione è palese visto che da una parte i cittadini si mobilitano contro le biomasse, ma poi se le vedono rientrare almeno in parte “dalla finestra”. Inoltre è ben noto che le fumaiole spesso, in estate, una volta sfuggite al controllo diventino causa di incendi. Perché allora non inventarsi qualcosa per ridurre al minimo le fumaiole, visto anche che spesso è cattiva pratica quella di bruciare tutto quello che si ha fra le mani, compresi anche materiali non di origine naturale?
I comuni, in collaborazione con l’Autorità di Ambito Territoriale, potrebbero a nostro avviso organizzare un servizio di raccolta, chiedendo un contributo modesto ai produttori e alla società che gestisce il termovalorizzatore di San Zeno che ne avrebbe comunque un guadagno. Tale scelta potrebbe anche portare benefici per l’occupazione oltre che per l’ambiente, con il servizio di raccolta che potrebbe essere affidato ad apposite cooperative costituite da giovani disoccupati, operai in mobilità e altre persone in condizioni di disagio.