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“I politici di oggi sono degli irresponsabili”. Così sentenzia Riccardo Iacona, che nel tardo pomeriggio di ieri, in occasione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, è stato protagonista di un incontro avvenuto nella splendida cornice del Teatro del Pavone. Il giornalista di “Presadiretta” ha parlato della sua idea di giornalismo: “A me interessa la centralità della persona.
È importante ascoltare le opinioni di tutti. Il giornalismo è ascoltare i giudizi di tutti i cittadini del mondo”. Presadiretta, programma d’inchiesta di Rai3, è stato ideato proprio con questa intenzione, ascoltando le storie dei comuni cittadini italiani “Affinché le discussioni sui problemi di uno possano servire alla collettività”, dando anche ampio spazio ai giovani giornalisti e video-maker. Iacona ha anche parlato di come il potere e la politica interferiscano nel lavoro del giornalista: “Il potere, è vero, tiene sottocontrollo i media, questo avveniva anche una volta, ma più in maniera indiretta, mentre adesso il controllo è ancora più forte e diretto. Devo dire comunque che nel mio lavoro non sono dovuto mai scontrarmi con la censura, ma sicuramente mi sono dovuto scontrare con la mia ‘auto-censura’, che sta nella coscienza del nostro mestiere”. Grande problema è che i media, soprattutto quelli televisivi, sono stati vittima negli ultimi anni di una vasta perdita dei contenuti, a favore invece di una mera corsa per fare ascolti, disinteressandosi della qualità o meno del prodotto. “Dobbiamo tornare ai contenuti, gli utenti che pagano il canone Rai si aspettano qualità e veridicità dalla rete pubblica”. “Presadiretta”, benché si possa definire d’elite e di nicchia, costituisce comunque un esempio, in quanto seguito da una grande quantità di persone, come dice Iacona: “Siamo molto soddisfatti degli ascolti e che le persone apprezzano questo programma, che non cerca di uscire dalla realtà, come a volte accade, ma che cerca anzi di avvicinarvisi e di entrarvi con tutte le potenzialità”. Tutte parole, quelle di Riccardo Iacona, che credo riassumano un po’ quella che è la cruda realtà del giornalismo e del sistema politico odierno, nonostante questo il giornalista si dimostra ottimista: “Una volta cambiata la classe dirigente, sono sicuro che tutto cambierà senza bisogno di molto tempo”