{rokbox title=| :: |}images/maffezzoli2.jpg{/rokbox}”Non ritengo più condivisibile l’azione della Giunta nella materia di mia competenza”. Scrive così l’Assessore savinese Alika Maffezzoli nella sua lettera ufficiale recapitata ieri anche alla stampa locale, oltre che al Sindaco e ai Consiglieri comunali, nella quale rimette al primo cittadini la delega all’ambiente. La Maffezzoli oltre alla delega sulle politiche ambientali, gestisce quelle alla cultura, innovazione tecnologica, ricerca fondi dell’unione europea e nazionali. Il dissenso è principalmente legato alle tariffe della Tarsu, la tassa comunale sullo smaltimento dei rifiuti, che ha subito un aumento quest’anno, aumento che nonostante si sia verificato anche in altri comuni è stato piuttosto sbandierato dai giornali e dall’opposizione tanto da creare qualche malumore intorno alla Giunta Carini.
“Tale atto” (dice la Maffezoli riferendosi alle sue dimissioni) “è maturato in seguito alle imposizioni subite, relative alla gestione dei rifiuti urbani in generale e all’aumento della Tarsu, imposto ai cittadini in particolare, deciso unilaterlmente dall’Assessore al Bilancio Francesco Veltroni e dal Sindaco Carlo Alberto Carini, dovuta da me avallare in Consiglio solo per un altro senso di responsabilità istituzionale. Tale imposizione, riportata come atto dovuto a seguito di una paventata emergenza nella situazione economica del Comune, non mi trova assolutamente condorde in quanto ritengo che tale decisione non sia stata presa nè con l’opportuna analisi della reale situazione finanziaria, nè attraverso una a mio avviso necessaria più ampia valutazione politica”