Montmelò, Barcellona, 9 maggio 2010 – La tappa spagnola del mondiale di F1 2010 ha confezionato un bel paio di supposte all’ultimo momento per due protagonisti annunciati della gara: Lewis Hamilton (Mclaren-Mercedes) e Sebastian Vettel. Questi due episodi hanno ravvivato una gara sostanzialmente monotona in cui non si sono visti sorpassi (nemmeno nella corsia dei box).
Pronti, via: scatta la gara e le due Red Bull non si fanno fregare né dal solito vispone Hamilton che aveva tentato “la magata” né da Fernando Alonso anche lui piuttosto desideroso di infinocchiare i due supereroi del bibitone energetico austriaco. I primi sei piloti mantengono le posizioni conquistate al sabato; perdono posizioni al contrario entrambe le Mercedes GP. La gara finisce subito per Bruno Senna (HRT-Cosworth), arenatosi nella sabbia contro le barriere. Quasi peggio di lui quel poveraccio di Heikki Kovalainen (Lotus-Cosworth) che nemmeno è riuscito a prendere il via.
Dopo il via, non succede quasi più nulla: le posizioni si cristallizzano. Direi inaspettatamente e piacevolmente si constata che Alonso non perde poi così tanto dai primi 3. Vitantonio Liuzzi (Force India-Mercedes) è il primo a fare la sosta per il cambio gomme. Dopo un paio di giri lo imitano Schumacher (Mercedes GP), Massa (Ferrari) e Rosberg (Mercedes GP): quest’ultimo litiga durante la sua sosta con un bullone di una gomma ed è costretto a perdere tempo prezioso.
Al giro successivo rientrano Alonso, Vettel e Button (McLaren-Mercedes). Al rientro in pista del campione del mondo in carica però assistiamo alla mossa forse più inaspettata e coinvolgente di tutto il GP: Nonno F1, alias Michael Schumacher, stava sopraggiungendo e svernicia alla fine del rettilineo senza pietà, senza alzare il piede dal gas, Jenson.
La gara sembra spegnersi: a parte un drive-through per Sebastien Buemi (STR-Ferrari), il ritiro penoso di Pedro de la Rosa (BMW-Sauber Ferrari) e l’ottimo sorpasso di Jaime Alguersuari (STR-Ferrari) ai danni di Hulkenberg (Williams), c’è davvero ben poco da segnalare e da commentare.
Al 27esimo giro Karun Chandhok (HRT) è costretto al ritiro dopo un contatto con Alguersuari che si dovrà sorbire un drive-through.
Il Tigrotto delle Asturie intanto alza la temperatura in pista: lo spagnolo marca, al 42esimo giro, un giro veloce da favola e rosicchia lentamente spazio e crono a Sebastian Vettel, che lo precedeva in terza posizione. Poi, ecco l’inaspettato: Vettel deve rientrare al box per la sostituzione delle gomme e questa operazione gli costa il podio. La goduria mia personale e della marea rossa assiepata sugli spalti e davanti alla tv è notevole.
La Red Bull allora non è totalmente quel gigante forzuto che ci aspettavamo. Da notare come Vettel sia stato costretto a ridurre l’andatura durante gli ultimi giri perché si era verificato un problema ai freni.
A due giri dalla fine arriva la doccia ghiacciata per Lewis Hamilton: la sua McLaren va in pezzi letteralmente con foratura della gomma e fine corsa lungo le barriere (per fortuna senza conseguenze).
I dieci a punti sono nell’ordine: Webber, Alonso, Vettel, Schumacher, Button, Massa, Sutil, Kubica, Barrichello e Alguersuari.
Considerazione finale: la Ferrari lascia Barcellona con un duplice distacco di 3 soli punti dalla testa di entrambe le classifiche mondiali. Non è male, nonostante i problemi che la Ferrari ha ancora. Ma la tappa di oggi ha dimostrato che anche gli altri hanno le loro belle gatte da pelare. Un peccato per Felipe Massa, pilota probabilmente in declino, oggi ectoplasma, al centro di alcune voci di mercato dell’ultima ora che lo vedrebbero alla Red Bull nel 2011. La Ferrari lo ha aspettato dopo il brutto infortunio dello scorso anno in Ungheria, la mia sensazione è che oggi la Ferrari abbia perso definitivamente Massa.
Appuntamento è fra soli sette giorni con l’affascinante round di Monaco. Con un sogno nel cuore: lasciare Monte-Carlo con almeno dentro le valigie una leadership mondiale.
Risultati
Pos. Pilota Scuderia Tempo
1 M. Webber Red Bull 1:35:44.101
2 F. Alonso Ferrari + 24.065
3 S. Vettel Red Bull + 51.338
4 M. Schumacher Mercedes Grand Prix + 62.195
5 J. Button McLaren + 63.728
6 F. Massa Ferrari + 65.767
7 A. Sutil Force India F1 + 72.941
8 R. Kubica Renault F1 + 73.677
9 R. Barrichello Williams + 1 lap(s)
10 J. Alguersuari Scuderia Toro Rosso + 1 lap(s)
11 V. Petrov Renault F1 + 1 lap(s)
12 K. Kobayashi Sauber + 1 lap(s)
13 N. Rosberg Mercedes Grand Prix + 1 lap(s)
14 L. Hamilton McLaren + 2 lap(s)
15 V. Liuzzi Force India F1 + 2 lap(s)
16 N. Hulkenberg Williams + 2 lap(s)
17 J. Trulli Lotus F1 + 3 lap(s)
18 T. Glock Virgin Racing + 3 lap(s)
19 L. Di Grassi Virgin Racing + 4 lap(s)
Ritirati
20 S. Buemi Scuderia Toro Rosso + 24 lap(s)
21 K. Chandhok HRT F1 Team + 39 lap(s)
22 P. de la Rosa Sauber + 48 lap(s)
23 B. Senna HRT F1 Team + 66 lap(s)
24 H. Kovalainen Lotus F1 + 66 lap(s)
Giro veloce: Hamilton, 1:24.357
World Championship standings, round 5:
Piloti: Costruttori:
1. Button 70 1. McLaren-Mercedes 119
2. Alonso 67 2. Ferrari 116
3. Vettel 60 3. Red Bull-Renault 113
4. Webber 53 4. Mercedes 72
5. Rosberg 50 5. Renault 50
6. Massa 49 6. Force India-Mercedes 24
7. Hamilton 49 7. Williams-Cosworth 8
8. Kubica 44 8. Toro Rosso-Ferrari 3
9. Schumacher 22
10. Sutil 16
11. Liuzzi 8
12. Barrichello 7
13. Petrov 6
14. Alguersuari 3
15. Hulkenberg 1