{rokbox title=| :: |}images/stories/samuel.jpg{/rokbox}In una partita farsa, e vado subito giù pesante, l’Inter ipoteca lo scudetto nei confronti della Roma. La Lazio non oppone la benché minima resistenza, solo il portiere Muslera compie numerosi interventi per rimandare la capitolazione, ma Samuel prima e Thiago Motta poi mettono a segno le due reti di questo sconcio. L’Inter avrebbe vinto lo stesso, ma spuntarla in questo modo è davvero indecente! Persino i tifosi della Lazio esultano alle reti nerazzurre e rilasciano dichiarazioni ai limiti della follia, tipo questa: meglio in serie B, piuttosto che lasciare lo scudetto alla Roma!
La Roma, nel frattempo, aveva fatto il suo nell’anticipo del sabato, e anche qui c’è da aprire una parentesi: ma perché, per assicurare la regolarità del campionato, almeno nelle ultime cinque partite non si inizia alla stessa ora in tutti i campi, per assicurare un minimo di regolarità? Tornando al match della Roma, la squadra giallorosa espugna il Tardini di Parma per 2-1, in una partita veloce e brillante, in cui la squadra ducale poco regala al team di Ranieri, che si porta sul 2-0 con le reti di Totti e Taddei, per poi subire la rete della bandiera di Lanzafame.
Nell’altro anticipo del sabato, il Milan supera, con un rigore di Ronaldinho, la Fiorentina per 1-0, consolidando il terzo posto in classifica. Una partita in cui Frey fa i soliti miracoli, miracoli che, comunque, non evitano l’ennesima sconfitta di una disgraziata stagione alla squadra viola. Una cosa, probabilmente, accomuna i due tecnici: il fatto che, a fine stagione, se ne andranno.
La Juve dà addio alle ultime residue speranze di Champion’s, non andando al di là di un inutile pareggio in quel di Catania. Silvestre, alla prima rete della sua carriera, porta in vantaggio gli etnei; Marchisio, uno dei pochi da salvare dal naufragio bianconero, riporta in parità le sorti dell’incontro. Buona la prestazione di Iaquinta, mentre Del Piero si divora un goal colossale. Catania ormai salvo, mentre la squadra bianconera, al momento, dovrebbe fare i preliminari di Europa League. Anche Zac ha il destino in comune con i due di cui prima.
Altro verdetto: Siena retrocesso, dopo sette anni, in serie B. Quest’anno nulla ha funzionato nella squadra bianconera, mentre molto ha funzionato in quella rosanero, ieri avversaria dei toscani. Miccoli, con il suo quarantesimo goal con il Palermo, diventa il miglior marcatore in serie A dei siciliani ed il sogno per la squadra di Delio Rossi continua, ma rischia di essere bruciato dalla Samp che supera il Livorno 2-0. La squadra blucerchiata è avanti di due punti a quella rosanero e domenica ci sarà lo scontro diretto al Renzo Barbera, uno scontro che promette scintille. Nel match di ieri, Cassano, sempre decisivo nei match che non contano, e Ziggler, con una punizione bomba, scardinano la porta della squadra labronica.
L’Atalanta domina, ma il Bologna, praticamente, si salva. Prestazione tutto cuore della squadra orobica, ma una disgraziata autorete regala la quasi matematica salvezza alla squadra felsinea.
Il Bari, dopo una serie di sconfitte consecutive, supera per 3 – 0 un Genoa ormai in vacanza, protagonista di una partita ormai scialba, dove la sola emozione procurata dalla squadra ligure è l’espulsione del suo allenatore Gasperini.
Il Napoli vince a Chievo per 2 – 1 ed ipoteca un posto in Europa League, ai danni della Juve di Zac. Una punizione centrale ma forte di Lavezzi regala i tre punti ai partenopei, protagonisti di un ottimo campionato, come, d’altronde, gran campionato è stato quello della squadra clivense.
Cagliari e Udinese pareggiano per 2 – 2. Ventiseiesima rete stagionale di Di Natale. Un punto per uno e tutti felici.
A lunedì prossimo