Il termine, peraltro già prorogato per decisione del Governo in “assistenza” ad alcuni comuni in difficoltà, scade questa sera. Inutile dire che Castiglion Fiorentino non potrà rispettarlo, visto che non è stato convocato alcun Consiglio Comunale per l’approvazione (necessaria) del bilancio di previsione per l’anno 2011. Cosa succederà adesso a Castiglion Fiorentino? L’ipotesi data per probabile è che, su richiesta del Comune abbinata alla necessaria documentazione, la Prefettura invece di avviare immediatamente le procedure per il commissariamento dell’ente, possa concedere una proroga alla data del 31 Agosto.
Una proroga che comunque non potrà andare oltre le tre settimane e che obbligherebbe comunque l’ente a risolvere la questione entro (all’incirca) il 20 Settembre. Poi, superato questo scoglio, ci sarà da approvare il bilancio consuntivo, ma tale questione per ora è quantomeno rimandabile e non rappresenta quindi un’emergenza.
Resta il silenzio istituzionale su quanto si stia facendo per raggiungere l’obbiettivo della quadratura dei conti. Il Sindaco Cesarini ha più volte detto di essere al lavoro: alle molte “limature” sembra però necessaria l’aggiunta di qualche cessione di bene pubblico, tant’è che da tempo si sente parlare della possibile vendita (forse alla Regione) della struttura del Santa Chiara.
Mentre il PdL, coi suoi consiglieri regionali, parla già polemicamente di “soccorso rosso” commentando l’ipotesi di intervento della Regione c’è da calcolare anche la possibile cessione delle quote di capitale sociale nelle partecipate. Il Comune possiede il 51% di Castiglioni Innova e piccole quote di Aisa, Coingas, Nuove acque, Arezzo Casa, Ato Sud, Aato 4, Polo Universitario Aretino e Gal Appennino e LFI.
Tolte le spese adesso serve quindi liquidità: ma il conto alla rovescia è sempre più inesorabile.