L’ amministrazione comunale di Cortona, pur preservando in apparenza la sua connotazione di giunta di sinistra attenta alle esigenze e ai bisogni delle persone più svantaggiate, opera scelte che penalizzano e compromettono la possibilità per molte famiglie di condurre una vita dignitosa, infatti mentre stanzia ingenti somme per iniziative di carattere pseudo-culturale e per grandi eventi,pone limiti molto restrittivi rispetto ai criteri di accesso ad agevolazioni di tipo tariffario previsti dalla normativa.
Mi soffermo in questa circostanza sui contributi previsti per la riduzione e l’ esenzione delle spese relative alla mensa ed al trasporto scolastico. Come molti genitori sanno bene le spese relative alla istruzione dei propri figli gravano in modo significativo sul bilancio familiare, libri di testo, materiale scolastico, mensa e trasporto, queste sono solo alcune delle voci di spesa sostenute da famiglie peraltro impoverite in questi ultimi anni dalle politiche nazionali e comunitarie improntate all’ austerity, dinanzi alle esigenze imprescindibili quali quella del diritto allo studio, peraltro reso obbligatorio sino al compimento dei 16 anni, una amministrazione comunale deve dimostrarsi attenta e generosa, evitando di usare alchimie contabili che escludono paradossalmente dalle agevolazioni proprio le famiglie più bisognose, inoltre deve comportarsi quale buon padre di famiglia sapendo distinguere le priorità dalle spese voluttuarie o peggio ancora clientelari. Il comune di Cortona prevede una partecipazione della famiglie alle spese relative al trasporto ed alla mensa rispettivamente per 254 € annuali e 4.50 € a pasto, questo comporta per una famiglia con 2 figli una spesa mensile di circa 254 €, è prevista una esenzione totale per le famiglie con un reddito isee inferiore ai 5000 € ed una riduzione del 50% per le famiglie con un reddito isee compreso fra i 5000 e i 6000 €, chi avesse un reddito isee di 6.000,01 centesimo non avrebbe diritto ad alcuna agevolazione. Analizziamo 2 aspetti relativi a tali criteri adottati, il primo riguarda la mancanza di gradualità che denota un certa sufficienza ed approssimazione nella determinazione dei suddetti criteri , come detto basta un solo centesimo per perdere un beneficio calcolabile in 1146 € annuali (famiglia con 2 figli con riduzione del 50%), sarebbe molto più logico prevedere almeno 4 fasce di reddito con percentuali di riduzione decrescente.
Il secondo e più importante riguarda la posizione dell’ asticella, posta così in basso da consentire a pochi l’ accesso, per fare alcuni esempi un operaio con una retribuzione netta di circa 1100 € con moglie e 2 figli a carico dovrebbe sostenere il pesante fardello di una spesa di mensile di circa 250 € senza poter usufruire di alcuna riduzione, il limite dei 6000 € quindi esclude praticamente tutti i lavoratori dipendenti e paradossalmente consente di usufruire del beneficio ad eventuali evasori fiscali o a categorie di persone che lavorando a nero potrebbero di fatto essere meno povere di quanto risultano. La mia proposta è quella di prevedere 4 fasce di reddito :
Fino a 5000 € esenzione totale
Da 5000 a 7500 € riduzione del 75 %
Da 7500 a 10000 riduzione del 50 %
Da 10000 a 12500 riduzione del 25%
Di Francesco Rodolfo
Candidato n.9 alla carica di consigliere comunale del comune di Cortona nella lista di
Rifondazione Comunista