Uno degli aspetti positivi di questa tornata elettorale amministrativa è stata la fine del Berlusconismo che ha avuto effetti distruttivi sulla Destra italiana. La catastrofe di Milano e Napoli, nonostante la politicizzazione di una competizione “locale” che doveva affrontare i problemi del territorio e si è tradotta in un referendum sulla popolarità del Presidente del Consiglio, apre scenari totalmente nuovi.
Non è infatti un successo del Partito Democratico, che a Milano ha perso le primarie e a Napoli le ha addirittura truccate, favorendo la vittoria di un ex magistrato, ma di candidati che hanno saputo caratterizzare il loro impegno ed hanno avuto la capacità di essere veramente alternativi alle precedenti amministrazioni.
Vuol dire che non occorre essere “moderati” per avere una patente di credibilità ed entrare nel cuore della gente.
E’ stata decretata la fine del “bipolarismo” con la presentazione di moltissime liste ed una frammentazione inspiegabile in rapporto alla legge elettorale che punisce chi canta fuori dal coro. Viene ridotto del 20%, infatti, il numero dei Consiglieri, impedendo a milioni di italiani di essere rappresentati nei consessi elettivi. Questo provvedimento adottato col pretesto di risparmiare denaro pubblico è un’autentica presa in giro considerando che la quasi totalità dei consiglieri percepisce un gettone di presenza puramente simbolico ed è stata decisa dallo stesso Governo che non ha onorato la promessa di abolire le Provincie e ha voluto differire la data dei Referendum da quella delle elezioni amministrative, spendendo centinaia di milioni di euro.
C’è un disegno politico evidente: con la complicità ed il silenzio assordante degli organi di informazione si vuole impedire il raggiungimento del quorum qualora il 50% degli aventi diritto non si rechi alle urne. Si vanificherebbe l’effetto dei Referendum che sanciranno, qualora ve ne fosse bisogno,che il paese reale è sempre più lontano da quello legale.
Per questo è indispensabile andare a votare esprimendo quattro “SI” affinché l’acqua rimanga di proprietà pubblica, per impedire la realizzazione di centrali nucleari nel territorio nazionale, per abrogare la legge n° 51/2010, altrimenti nota come “Legittimo Impedimento”, che consente al Presidente del Consiglio ed ai Ministri di non presentarsi in udienza se impegnati nell’espletamento della loro funzione pubblica.
Non è vero che abbiamo perso come ho sentito di dire da elettori di Destra, sconsolati per il tramonto politico del Cavaliere. Hanno perso i marpioni del PSI e della DC spazzati via dalle inchieste giudiziarie e da Tangentopoli, incredibilmente resuscitati ed utilmente ricollocati dal genio politico di Berlusconi.
Si aprono scenari nuovi e prospettive politiche impensabili perché moltissimi elettori non si sentono rappresentati da nessuno e hanno manifestato con chiarezza la loro ripulsa per la vecchia politica. Ci sarà uno spazio sempre più ampio per una Destra autenticamente sociale nazionale e popolare, capace di fare quadrato attorno ai valori comuni, che possa trovare una sostanziale unità di intenti . Chi continua a tenerci divisi per squallidi interessi di bottega si assume una responsabilità grandissima e compie un errore grave ed imperdonabile