Ancora non si sa chi sarà, ma da molto tempo se ne parla. Tanti nomi, nessuna certezza, nessuno che emerga sugli altri. Per il successore di Andrea Vignini, reduce dalla glorificazione mediatica post-Mix Festival, è tutto da fare da zero e in tanti scalpitano. Probabilmente il PD sceglierà la propria candidatura tramite primarie aperte, da effettuare in dirittura d’arrivo (Marzo 2014?) o (perchè no, direbbe Mogol) già in concomitanza con le primarie per l’elezione del nuovo Segretario Nazionale (previste, forse, per il 24 Novembre prossimo).
Ad ogni modo, qualunque sia il metodo di scelta e il nome che ne verrà fuori, non sarà semplice sobbarcarsi l’eredità di “Sid”, nè proseguire al meglio la strada portata avanti principalmente in materia di eventi e turismo dopo il botto Jovanottesco del 4 Agosto scorso
Tanto che ci sono, dopo qualche riflessione un po’ più a mente fredda, mi permetto di lanciare qualche suggerimento e spunto su cui lavorare.
Riguardo proprio al Mix vi è la necessità assoluta di proseguire e intensificare i contatti che sono stati il punto di forza delle prime due edizioni. Come ho scritto il colpo di bazooka era Jovanotti, e Vignini l’ha sparato. Il concerto tanto atteso s’è fatto, ed è stato capitalizzato al massimo. Ora sarebbe bello avere Lorenzo come direttore artistico del festival o comunque come collaboratore attivo nella programmazione. Dalla special relationship con Max Weinberg, persona d’oro, potrà inoltre arrivare tanto altro (i giornali già parlano di Bruce Springsteen). Poi c’è il rapporto con la Feltrinelli, che potrebbe anche intensificarsi ulteriormente, con Cortona che sarebbe bello potesse diventare una sede permanente, e non solo per dieci giorni, delle attività della casa editrice. Magari, a Natale o in altri momenti non estivi in cui comunque vi è afflusso turistico, potrebbe arrivare un accenno di “Mix”, una qualche “due giorni” con qualche personaggio. Non necessariamente a Cortona (e qui mi riallaccio al discorso che ho fatto due giorni fa riguardo a Camucia e all’assenza di eventi che non siano sagre nel territorio)
Sempre collegandosi al Mix, e aprendo il tema delle politiche turistiche, credo che bisognerebbe iniziare a capire bene quanto ha inciso e quanto potrà incidere nei prossimi anni il marchio del “Mix” sulle presenze a Cortona. In questo senso le associazioni di categoria potranno dare un aiuto fondamentale in quanto hanno il polso diretto della situazione. C’è da capire perchè la gente viene a Cortona, quali occasioni e momenti privilegia, cosa vorrebbe e cosa si aspetterebbe. E’ giusto che il Mix rappresenti un evento di richiamo anche per l’esterno, ma allo stesso tempo c’è anche da stare attenti a non ridurre nell’immaginario popolare Cortona ai soli giorni del Mix. Da questo siamo molto lontani, fortunatamente, ma il rischio va tenuto presente e per questo una politica a largo raggio è auspicabile
Poi il servizio di navette da Camucia, che ha ben funzionato nella campale giornata del 4 Agosto, anche se certo costoso va tenuto presente come opzione da riutilizzare anche in situazioni diverse dal Mix. Anche a tutela dei residenti del centro storico, la cui situazione non è certo rose e fiori e per dare finalmente un senso ad aree camuciesi dal destino improbabile come Piazza Chateau Chinon
Infine, il recupero degli spazi non utilizzati. Ho parlato del territorio, ma anche nel centro storico il Mix (dopo che analoghi spunti erano venuti da Cortona on the move) ci ha aperto nuovi scenari. Uno, ad esempio, l’arena Mitterrand, al Parterre. Quelle duemila persone radunate per Saviano sono state uno spettacolo: il sole pomeridiano che batte sugli spalti d’estate è un limite, ma il punto è bellissimo e la sua conformazione autorizza a pensare qualcosa in più