Nei giorni scorsi l’assessore regionale della Toscana Salvatore Allocca ha lanciato una proposta per alleviare l’emergenza abitativa che passa attraverso una tassa di scopo di 10 euro mensili sulle case sfitte. ”Considerato che in Toscana risultano 425 mila alloggi sfitti, il ricavato, oltre 4 milioni di euro al mese, potrebbe essere impiegato per vari tipi di interventi a difesa di uno dei pilastri delle politiche di welfare”. Si tratta di una provocazione, visto anche che tale provvedimento non è nella facoltà concesse alla Regione, ma potrebbe attuarlo solo lo Stato.
Aldilà della provocazione l’idea fa comunque riflettere. Nei centri storici, anche in Valdichiana (Cortona su tutti), assistiamo da tempo al progressivo spopolamento a causa delle richieste troppo esose, come pure dell’assenza di servizi e dei disagi che i centri storici (in quanto “storici”) comportano.
Se sul secondo fattore davvero c’è poco da fare, se non cercare un improbabile e probabilmente deleterio ritorno al passato riportando tutto dalle periferie o dalle frazioni (es: Camucia) dentro le città sul primo si potrebbe invece fare molto.
La tassa di scopo si potrebbe utilizzare per finanziamenti alle giovani coppie (o anche ai giovani single) per affittare o acquistare abitazioni nei centri storici, visto che ormai prendere un mutuo è una chimera inarrivabile se non per pochi fortunati costretti comunque ad appoggiarsi ai genitori e ai nonni, promettendo botti piene e mogli ubriache in cambio di qualche centomila euro di prestito, così da tentare di ridare vita al tutto.
Più che di ICI sulla prima casa forse in questo momento ci sarebbe bisogno di questo tipo di provvedimenti in direzione dei giovani e di chi anche adesso, nonostante tutto, avrebbe ancora il coraggio di cercare di costruirsi un futuro. La provocazione di Allocca avrà un risultato concreto? Francamente lo spero