Come vi abbiamo raccontato martedì scorso la Commissione Tecnica istituita per valutare la fattibilità della stazione alta velocità ‘Medioetruria’ ha emesso il suo verdetto: l’opera ha senso di esistere, è un investimento ovviamente costoso che può però rappresentare un buon investimento se realizzato in una delle 2 ‘location’ considerate più adatte: l’area antistante la frazione di Creti, nel Comune di Cortona e la località detta ‘Ristradella’ nei pressi di Rigutino, nel Comune di Arezzo versante Valdichiana
Da questo verdetto emergono alcuni dati di fatto che è utile evidenziare
Il primo è che d’un colpo le quotazioni di Chiusi / Montallese, fortemente sostenute da tutta l’area senese (Valdichiana compresa), sono crollate.
Il secondo è che c’è un problema di base che poi genera tutto il resto dei problemi. L’accusa di ‘campanilismi’ è infatti vera, ma fino a un certo punto. Preferire l’una o l’altra soluzione discende infatti da valutazioni che attengono non solo alla mera ‘proprietà territoriale’, ma alla distanza in termini di tempo e Km. Perchè se dobbiamo spendere così tanti soldi per fare questa stazione perlomeno la vogliamo comoda e facilmente / velocemente raggiungibile
In questo momento quei pochi Km che comunque vada ci distanzierebbero dalla stazione AV ci costerebbero molto in termini di tempo. Perchè ovunque venga fatta non avremo modo di arrivarci in modo decente nè in treno, nè in auto.
Fa piacere che qualcuno abbia colto il problema, ad esempio il Presidente di LFI Maurizio Seri che s’è subito dichiarato disponibile a lavorare sul campo, ovviamente per quello che è il suo raggio di azione
Che si faccia a Creti o a Ristradella davvero a questo punto conta poco. Conta di poterci arrivare bene. E alla fine ci vuole poco a capire che, aldilà delle strade minori, il grande problema resta sempre quello della SR71. La tratta Chiusi – Arezzo, che dovrà comunque essere percorsa da una buona fetta dei futuri utenti dell’AV, è infatti fruibile malino in treno, terribilmente male in auto
4 corsie per una SR71 raddoppiata e/o una vera metro di superificie Chiusi – Arezzo restano quindi un sogno e una pretesa forse esagerata, ma anche un passo necessario per poter poi sperare che la stazione, se mai sarà realizzata, ingrani davvero