Stimo e rispetto sia politicamente che personalmente gli esponenti locali della Lega Nord, ospito in questo sito molto volentieri i loro inteventi, ma stavolta di fronte alla loro ultima uscita in tema di sicurezza a Cortona dopo gli atti di vandalismo qualcosa mi sento di dire, senza intenti da “avvocato difensore”, ma per pura onestà intellettuale. Nel testo si attribuisce in automatico, senza alcun riscontro di indagine, l’atto vandalico di San Domenico a giovani senza lavoro che fanno uso di alcool e droghe, facendo discendere il vandalismo direttamente dal degrado sociale ed economico e quindi dall’amministrazione comunale incapace di creare crescita e sviluppo e di predisporre servizi sociali e assistenza adeguata ai giovani.
L’equazione è a mio avviso forzata, senza troppi riscontri, suppone una verità tutt’altro che dimostrata dimenticando che il vandalismo capita un po’ in tutte le epoche, anche in quelle di floridità economica, e che certo la sicurezza di una cittadina (come pure la sua situazione economico-sociale) non dipende solo da quello che fa l’amministrazione comunale.
Devono essere stati per forza dei giovani annoiati? Ci vuole per forza la formula-Circeo per spiegare tutto? E se invece si trattasse (tiro a caso) della vendetta di un 73enne pensionato stanco di non trovare parcheggio?
Non voglio insegnare la politica a nessuno, ma credo che per aiutare la giustizia e fornire una sponda politica utile alla causa dei cittadini imbelviti per il danno subito, si potrebbe proporre qualcosa di diverso. Comunicati di siffatta natura rientrano invece nella dimensione delle “chiacchiere” che però, come si dice in Chiana, non fanno farina.
Per prima cosa credo che quando si parla di vandalismo il degrado da combattere, semmai, è quello culturale; ma questo va battuto su entrambi i fronti, anche su quello di coloro (e non sono stati pochi nei “rumours” cittadini di questi giorni) che vorrebbero i colpevoli fucilati in piazza o dati in pasto ai leoni. Il contributo della Lega su questo fronte è alquanto scarso.
Detto questo apprezzo e sottoscrivo la richiesta di maggiori controlli nelle ore notturne: peccato però che essi dipendano dalle Forze dell’Ordine che operano con le risorse economiche e umane che gli arrivano dal governo centrale. La prima mossa da fare, quindi, è aumentare le risorse agli operatori della sicurezza, dotandoli di strumenti, uomini e mezzi in grado di prevenire e combattere con sempre maggiore efficacia la criminalità. In questo la Lega, che è al governo, può dare un contributo utile.
Per secondo si potrebbe fare appello alla cittadinanza, a chi sa o a chi ha visto qualcosa, a tirare fuori il coraggio di dirlo, così da dare un contributo per la verità. Nulla di questo vi è nel testo della Lega.
Per il resto un Comune cosa può fare? A parte il rimando al “federalismo municipale”, che mi suona un po’ come il sol dell’avvenire dei comunisti d’un tempo, credo che più che chiedere l’installazione di telecamere e un maggiore pattugliamento notturno della Polizia Municipale non si possa fare altro. Prima di chiedere questo, però, bisognerebbe chiedersi se (da forza di Governo) si sta ben operando affinchè i Comuni nella situazione attuale (e non nel Sol dell’avvenire) abbiano a disposizione i necessari fondi spendibili per tutto questo.
Oppure si vuole arrivare a proporre anche in Chiana le Ronde, quei grandi gioielli dimenticati (e inattuati) su cui la Lega ha costruito parte della sua fortuna elettorale passata?