In questi giorni assistiamo a una levata di scudi dei Sindaci contro l’Imu sui terreni agricoli: dopo le primi voci critiche di qualche esponente politico e di qualche associazione di categoria il primo comunicato stampa è stato quella della Sindaca di Monte San Savino Margherita Scarpellini a cui hanno poi fatto eco i colleghi primi cittadini della Valdichiana. E’ poi seguita un’assemblea a Civitella a cui sono state invitate anche le associazioni di categoria e, infine, l’incontro a Cortona dal quale è uscito il documento unitario che abbiamo pubblicato poche ore fa
La levata di scudi, che si rivolge peraltro (elemento da evidenziare) a un Governo che è espressione delle forze politiche di cui fanno parte i Sindaci stessi, arriva dopo vari passaggi precedenti coi quali i primi cittadini avevano tentato di far capire l’assurdità di questo provvedimento, giustamente definito inopportuno e iniquo. I contatti intrapresi con rappresentanti istituzionali, ANCI e quant’altro non hanno però portato risultati e l’unica risposta del Governo è stata la modifica dei criteri applicativi, dalla classificazione in base all’altitudine del capoluogo (…) alla classificazione Istat in comuni montani, parzialmente montani e non montani.
Ciò significa che in Valdichiana tutti devono pagare tutto, eccetto Cortona e Castiglion Fiorentino (classificati come parzialmente montani) che nel 2015 avranno l’esenzione per coloro che sono imprenditori agricoli e coltivatori diretti, iscritti al registro delle imprese
Senza tornare a sottolineare l’assurdità del provvedimento, che punisce migliaia di lavoratori non centrando l’unico obiettivo che sarebbe stato sensato (penalizzare chi ha dei campi e li lascia a sè stessi) mi piace trovare, dopo il caos generato dall’assurda riforma delle Province, ulteriore conferma di quanto scrivevo nel Maggio 2013 a proposito dell’incompetenza degli attuali parlamentari/governanti e della loro completa ignoranza di quale sia la realtà del paese:
E’ sconcertante il distacco che c’è fra chi governa e occupa le camere e chi vive quotidianamente le realtà locali. E’ allo stesso modo sconcertante come i parlamentari, una volta edotti su quella che sia la situazione, non riescano a fare altro che scrollare il capo, dire “Eh già” e dare la colpa a qualche entità astratta non suggerendo più neanche l’illusione di una soluzione dei problemi
L’Imu agricola è una tassa creata da incompetenti che, come se non bastasse, hanno anche provveduto contemporaneamente a tagliare i trasferimenti ai Comuni proprio quando i bilanci 2014 non potevano più essere modificati.
L’unico atto di rispetto, che certo interromperebbe i molto più appaganti e redditizi trenini di propaganda social post-elezione del Presidente della Repubblica, sarebbe adesso l’annullamento del provvedimento. Vedremo se accadrà.
Intanto prepariamo i soldi: l’Imu agricola 2014 scade il 10 Febbraio prossimo