La grande incognita politica del 2014, a mio avviso finora totalmente (e forse colpevolmente) sottovalutata / non considerata, non è solo quella relativa alle elezioni amministrative che si terranno in buona parre dei Comuni, ma anche il futuro dell’ente Provincia. L’unica certezza che abbiamo fino ad adesso è che, per quanto riguarda Arezzo, il Presidente Vasai e la sua giunta rimarranno in carica, ovviamente insieme a tutto il Consiglio Provinciale, fino alla scadenza naturale del mandato, cioè fino alla prossima primavera. Poi l’ignoto. O meglio…il commissariamento, in attesa di un futuro più chiaro che non si sa quando potrà arrivare
In primavera, comunque, non si voterà e alla scadenza subenterà il Commissariamento, cioè sarà lo Stato direttamente, tramite le sue ramificazioni territoriali (le Prefetture) a gestire l’ente finchè non si deciderà con chiarezza quando potranno entrare in carica le province nella loro nuova versione, ridotta e con organi eletti in modo indiretto (come scrissi in questo mio precedente articolo)
Il commissariamento avverrà solo nelle province in scadenza di mandato, che sono Alessandria, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Barletta Andria Trani, Bergamo, Bologna, Brescia, Chieti, Cosenza, Cremona, Crotone, Cuneo, Fermo, Ferrara, Firenze, Forlì Cesena, Grosseto, Isernia, Latina, Lecce, Lecco, Livorno, Matera, Milano, Modena, Monza e della Brianza, Napoli, Novara, Padova, Parma, Perugia, Pesaro e Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Potenza, Prato, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Salerno, Savona, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Torino, Venezia, Verbano Cusio Ossola, Verona.
Oltre a tutte queste vi sono 20 altre province già commissariate nel 2012 e 2013.
Le altre avranno i loro organi in carica (forse) fino alla scadenza dei mandati, nei prossimi anni, salvo qualche decisione diversa.
Aldilà di tutti i dubbi già elencati nell’articolo linkato sopra, che restano al loro posto, sarebbe interessante capire cosa avverrà con le competenze. Ossia: col commissariamento arriverà anche il passaggio delle tante deleghe ora gestite dalla provincia agli altri enti (Comuni e Regioni, da capire come e con quale utilizzo del personale…una Babilonia alquanto complessa) oppure ci sarà da aspettare una mega-riforma che chiarisca tutto?
Viste le esperienze dei comuni commissariati (in cui la scomparsa di una guida amministrativa politica ha inevitabilmente ridotto la gestione degli enti a un mero esercizio logico-ragionieristico), visti i tempi biblici delle riforme in Italia e soprattutto vista l’importanza delle mansioni affidate alle Province mi chiedo se non siano da sottolineare i pericoli di un commissariamento “ad libitum”per tutto ciò che riguarda scuole, strade, protezione civile, politiche di promozione turistica e culturale, ambiente ecc ecc, tematiche sulle quali i tecnici da soli certo non bastano e un po’ di politica, ovviamente di quella buona, ci vuole