Passato il ponte dell’Immacolata una cosa è sicura: sul fronte delle sfidine natalizie combattute a colpi di mercatini, case di Babbo Natale, aria da Tirolo, ricchi premi e cotillon la vincitrice indiscussa è stata la città capoluogo: Arezzo. Il primo periodo della nuova era Ghinelli / centro destra ha segnato un deciso cambio di passo, gli amministratori si sono impegnati al massimo per metter su un cartellone forte, col placet (e l’apporto fondamentale) delle associazioni dei commercianti, di tante aziende che hanno elargito sponsor ecc ecc
Forse è solo lo slancio del primo anno, quell’euforia per aver ripreso il comune dopo i 9 anni di Fanfani che mette tutti sul piede di guerra… o forse la superiorità vista quest’anno in quanto a ‘spettacolo’ (le fontane danzanti tricolori con l’inno d’Italia…che poesia…) è destinata a durare a lungo. Chissà.
D’altronde poco conta che, in Consiglio Comunale e su tanti temi importanti, per ora sia emerso ben poco se non discussioni di lana caprina sul prima gli aretini, sul gender o sui burqa: il Natale è ormai un terreno di sfida fondamentale, la gente lo considera un elemento di importanza massima e se si azzecca quello il consolidamente del consenso è sicuro.
Il problema è di chi segue la stessa logica del centrodestra di Arezzo, ma ha meno mezzi, e quindi perde… e perde così male che l’unica scelta di decenza è il silenzio, in attesa del 7 Gennaio.
D’altronde si sa che Arezzo ha sempre significato commercio prima che altro. La sua ricchezza negli ultimi decenni (prima più dorati, poi un po’ meno) l’ha tratta quasi esclusivamente da lì, perchè quella è la sua specialità. Aveva Vasari e Piero delle Francesca, ma i soldi li ha fatti con l’oro, i grandi numeri li ha raccolti non coi musei ma con le notti bianche e i mercatini internazionali.
L’errore da dilettanti è abbracciare la logica altrui, che mai è stata tua, andando a sfidare un simile colosso sul suo terreno naturale. Tu sei sempre stato forte in altre cose e il tuo successo è venuto da altro. E’ stato faticoso, tanto più faticoso di quanto non lo sia pensare al Natale, ma loro ti hanno invidiato per queste tue doti: le sconfitte, tante volte, sono toccate a loro.
Così facendo, invece, è come se ti chiedessero di sfidare Maradona in un qualsiasi sport a scelta tua… e tu che sei un campione di bocce decidessi di sfidarlo a calcio.
Meglio le bocce… o mal che vada il curling o il volano…no?