Ore 12.47 del 13 giugno 2010: Lucia Sinigagliesi, giudice federale del Guinness World Records, certifica ad alta voce in una Piazza Gamurrini gremita da migliaia di persone, che la lunghezza della porchetta preparata dai quattro ‘maestri porchettai’ savinesi (Aldo Iacomoni, Alessandro Iacomoni, Giuliano Di Goro e Gino Mencuccini) è di metri 44,93, ovvero il nuovo primato mondiale. Monte San Savino scrive così il suo nome nel ‘The Guinness Book of Records’, il celebre libro creato nel 1955 da sir Hugh Beaver, allora amministratore delegato della birra Guinness, che a partire dal suo desiderio di sapere quale fosse l’uccello più veloce d’Europa iniziò a stampare questa pubblicazione, venduta oggi in più di 100 Paesi e in 25 lingue. Quarantaquattro metri e novantatre centimetri di bontà la porchetta savinese, 2300 chilogrammi circa di prodotto venduto in pochissime ore, tanta bontà frutto di sessantacinque porchette cotte in quindici forni, duecentocinquanta fastelli di scope d’erica pari a circa tre quintali di legna, trenta persone impiegate nella preparazione, cinquanta persone addette al taglio e alla vendita, novecentocinquanta metri di spago, centotrenta chilogrammi tra sale e spezie.
Il precedente record dell’abruzzese Nicola Genobile, presente ieri in Piazza Gamurrini era di metri 31,08, frutto di trenta maiali, 412 ore di lavoro, 892 metri di spago, 63 chili di sale, 30 forni e 38 operai impiegati e ben 1214 chilogrammi. “Faccio i miei più sinceri complimenti ai porchettai savinesi – ha affermato Nicola Genobile quando il giudice federale Lucia Sinigagliesi si è soffermata nella misurazione a metri 31,08 – e rilancio prontamente la sfida per il prossimo anno, quando cercherò di riconquistare il titolo oggi appannaggio dei savinesi”