Una musica può fare, cantava Max Gazzè esaltando i poteri taumaturgici di questo mezzo espressivo. E in effetti una musica può fare tanto. Ad esempio può gasare uno come me, che è stato musicante, ma da un bel po’ non risuonava. Invitato da quelli di Rock Factory (la scuola senese che da un po’ ha una sua succursale a Foiano e utilizza i locali della galleria Furio del Furia) la scorsa domenica ho passato una serata di grande allegria seguendo sia l’esibizione della main band (tutti straordinari musicisti e un bel repertorio) che i musicanti giovani e vecchi che si sono alternati sul palco in una vibrante jam. Poi ho pure suonato alla batteria Smoke on the water, con mia grande soddisfazione visto il livello dei musicisti che mi hanno accompagnato (addirittura il bassista ha militato nei Diaframma, per me una band cult!)
Racconto la serata non tanto per complimentarmi con la scuola, con i musicisti e con chi (anche fra gli amministratori) ha avuto l’idea di creare questa interessante partnership, ma soprattutto per tornare sul tema della musica e della sua promozione anche sul piano didattico ed espressivo. Come vedete non ci vuole tanto: in giro le associazioni e i musicisti bravi ci sono, basta prendersi l’impegno di trovare un luogo, coltivare legami e rischiare un po’. Auguriamoci che in realtà più grandi, come ad esempio a Cortona, la nuova Giunta recepisca il messaggio e provi esperimenti come quello foianese che per ora stanno portando indubbi risultati positivi