{rokbox title=| :: : |}images/andreavignini.jpg{/rokbox}Dopo il secondo intervento del Consigliere Meoni sulla querelle relativa all’ultima Conferenza dei Capigruppo, mi vedo costretto ad intervenire per ristabilire la verità politica e per ricondurre a ragionevolezza una polemica che mi appare strumentale quanto inutile. Innanzitutto voglio sgombrare il campo dalle insinuazioni che il Consigliere Meoni avanza rispetto ad una presunta divisione fra il sottoscritto e il Capogruppo del PD al quale mi lega invece una solida amicizia personale oltre che una totale condivisione della prospettiva politico-amministrativa su ogni argomento, ivi compresa la questione di Renaia.
A questo proposito verrebbe da aggiungere una esclamazione: da quale pulpito viene la predica! Infatti, come tutti sanno, le forze di minoranza a Cortona sono divise in ben tre gruppi e lo stesso PDL (cosa questa innegabile quanto ridicola) ha due articolazioni separate in Consiglio Comunale, le quali in questi primi mesi della nuova consiliatura non hanno mancato di rimarcare la loro diversità, polemizzando tra loro in ogni modo possibile, sia nell’aula consiliare che sui giornali e sulle televisioni locali, fino a sfiorare più volte la rissa e l’insulto personale. Pertanto è evidente che né il sottoscritto, né il PD, né la maggioranza consiliare nel suo complesso, possono accettare da Meoni lezioni sulla loro unità politica che, al contrario di quanto da lui affermato, si è sempre dimostrata salda e aliena da ogni polemica interna.
Detto questo, entriamo nel merito della questione. Il sottoscritto, al pari della maggioranza consiliare, non si è mai sottratto al confronto nelle sedi istituzionali e non intende farlo neppure ora. Il Capogruppo del PD ha chiarito, senza tema di smentita, che la mancata iscrizione della Mozione di Meoni su Renaia all’Ordine del Giorno del prossimo Consiglio Comunale è dovuta, solo ed esclusivamente, al suo mancato rispetto delle procedure. Infatti egli avrebbe dovuto protocollare il suo documento prima dello svolgimento della Conferenza dei Capigruppo e questo semplicemente per consentire a tutte le forze politiche di prenderne adeguata e preventiva visione e di discuterne al loro interno. Meoni invece ha preferito operare con la solita protervia, pretendendo che si inserisse all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale una mozione che nessuno aveva avuto modo di leggere. Nonostante ciò, per rispetto delle sue prerogative istituzionali e degli elettori che rappresenta, non gli è stata data una risposta negativa, ma gli è stato solo chiesto di attendere la successiva seduta del Consiglio Comunale, così da dare a tutti i Capigruppo l’opportunità di esaminare il testo proposto. La stessa identica cosa è stata chiesta al Consigliere Daniele Monacchini (membro della maggioranza) che aveva presentato una mozione sul tema delicatissimo del Testamento Biologico e che ha accettato il rinvio tranquillamente e senza fare alcun inutile dramma.
Nel nostro colloquio telefonico, avevo correttamente spiegato a Meoni che, poiché sarei andato in ferie nella seconda quindicina di luglio, chiedevo che si potesse effettuare il prossimo Consiglio Comunale al mio rientro. Visto però che si è voluta creare una polemica politica senza sostanza, annuncio subito che sono disponibile a rientrare in anticipo così da consentire la convocazione di una nuova assise comunale per il 30 luglio. Mi sembra che ciò dovrebbe mettere la parola fine a questa discussione senza alcun costrutto.
Colgo l’occasione per fare un ulteriore annuncio. Come è noto, il Comitato Tutela di Cortona intende presentare al Consiglio Regionale della Toscana una proposta di legge di iniziativa popolare per regolare l’insediamento di Centrali a Biomasse sul territorio. In un recente incontro fra il sottoscritto, il Sindaco di Castiglion Fiorentino e i rappresentanti del Comitato, abbiamo avuto modo di esprimere il nostro apprezzamento per questa iniziativa che potrebbe concorrere utilmente a precisare un quadro normativo che oggi appare fin troppo permissivo e al quale però i Comuni e le Province sono costretti a sottomettersi. Per consentire che la proposta di legge sia discussa e votata dal Consiglio Regionale è indispensabile che essa sia preventivamente approvata da almeno tre Consigli Comunali della Toscana. Ebbene, il 30 luglio e mia intenzione portare all’esame dei consiglieri comunali di Cortona, sia di maggioranza che di minoranza, questa proposta di legge chiedendone contestualmente l’approvazione che auspico possa avvenire in modo unanime.
Mi sembra di poter dire che, al di là di polemiche politiche strumentali quanto stucchevoli, sia questo l’unico modo responsabile di affrontare le questioni che riguardano il governo del territorio: applicare le leggi che esistono e finchè esistono; inserire le prescrizioni più restrittive e vincolanti per la tutela della salute e dell’ambiente; rendersi però disponibili nello stesso tempo a prestare la propria forza istituzionale a quei rappresentanti della società civile che, in modo pacifico e democratico, si propongono di modificare e migliorare un quadro normativo che oggi appare a tutti contraddittorio e insufficiente