Il Comitato, in riferimento a quanto scritto dal PDL provinciale e comunale, evidenzia che:
1) ogni appartenente al Comitato ha mantenuto una costante, ferma e motivataopposizione alla centrale a biomasse.
2) La partecipazione popolare è stato il primo obiettivo che si è concretizzato con incontri nelle Frazioni promossi per informare ed aggiornare i Castiglionesi sull’iter della centrale. E sempre nelle Frazioni il Comitato si è confrontato con il sindaco quando illustrava l’Accordo di riconversione 2007.
Nel corso dei 5 anni abbiamo organizzato conferenze, dibattiti e convegni con esperti di alto livello (ricercatori e docenti universitari): due ad Arezzo, due al Planet, due al teatro di Castiglion F. uno a Cortona, quattro a Manciano, dove abbiamo anche messo a confronto – sul problema della centrale – i partiti politici impegnati nelle elezioni provinciali, ad esclusione del PD che non ha accolto l’invito. Invece il confronto pubblico con i consiglieri comunali è stato da questi a maggioranza disertato. Abbiamo chiesto ed ottenuto il Consiglio Comunale aperto. E, dato che il problema sanitario varca i confini comunali, abbiamo organizzato quattro incontri a Cesa, tre a Poggio Ciliegio presente il Sindaco Fanfani, uno a Monte San Savino, uno a Lucignano, due a Camucia, uno a Cortona. Abbiamo fatto la prima manifestazione contro gli inceneritori ad Arezzo ed altre due a Castiglioni contro l’amministrazione, mai viste prima in questo paese !! Abbiamo diffuso attraverso articoli, comunicati, volantini le ragioni circostanziate e documentate del No alla centrale. Nel 2009 abbiamo pubblicato, 10.000 copie in “Arezzo, il settimanale” – anno VI n. 203, l’analisi delle emergenze ambientali in provincia di Arezzo, comprendente il problema centrale. Abbiamo protocollato, per la consegna, un fascicolo informativo destinato ai membri della commissione provinciale ambiente. Da ultimo abbiamo messo a protocollo in Regione, Provincia e Comune una relazione aggiornata su problematiche e contraddizionidel progetto centrale a biomasse, mettendo a confronto costi e benefici, con allegata documentazione scientifica.
Si poteva fare di più?
Certamente, ma il PDL cosa ha fatto in questi 5 anni? Stiamo in attesa dell’elenco !
3) Fino ad ora era noto quello che il PDL non ha fatto. Ora sappiamo che PRIMA spinge per ottenere la centrale come impianto prioritario nel Piano Energetico Regionale e questo comporta che la centrale debba essere fatta!! Poi subito DOPO chiede di fare approfondimenti sul problema della fattibilità. Ma la logica non esige il CONTRARIO? E poi quali approfondimenti cerca il PDL ora che PowerCrop ha inoltrato la richiesta di V.I.A., quando i tempi non lo consentono?
4) E il PDL ha intenzione di presentare le Osservazioni alla V.I.A. onde tutelare la popolazione?Il Comitato è sicuro che il PDL farà le debite osservazioni perché la consigliera Tanti, nel menzionato incontro a Manciano, sostenne che, pur non essendo contraria a questo tipo di impianti, non riteneva fattibile la centrale perché sovraccaricherebbe il territorio, già gravato dalle emissioni di San Zeno e di Badia al Pino.Se così non fosse a chi calzerebbe a pennello il “burqa” talebano ?
5) E poi chi meglio della consigliera Tanti conosce l’obbligatorietà dei progetti alternativi e quelli concreti che il Comitato ha proposto?
L’ultimo è quello di Aboca, progetto AGRO-INDUSTRIALE veramente alternativo, sostenibile, autonomo economicamente, garanzia di una più elevata e duratura occupazione, di rapida realizzazione che dovrebbe impiantarsi nel territorio di Castiglion F. e di Cesa , che ha solo il “grave difetto” di essere, per i prodotti biologici e sanitari che realizza, incompatibile con la centrale!
6) L’accostamento fatto dal PDL fra Comitato e amministrazione Brandi èdel tutto fuorviante perché non abbiamo niente in comune nei comportamenti e non siamo politici, né amministratori.
Piuttosto il legame si ritrova fra Brandi e Tanti perché entrambi hanno lo stesso obiettivo (fare la centrale) e usano addirittura le stesse espressioni quando si dicono “convinti che si possano coniugare le ragioni dell’ambiente con quelle dello sviluppo”.
7) Stupisce che il PDL inviti il Comitato a farsi da parte, dimenticando che ora contro la centrale le firme da 5500sono arrivate a quota 7000.
Ma è proprio chi aumenta i consensi che deve mettersi da parte?
E cosa dire del successo della Lista Civica “Cittadini in Comune,” portavoce del NO alla centrale ?