La responsabilità di conseguire il bene comune compete, oltre che alle singole persone, anche allo Stato, poiché il bene comune è la ragion d’essere dell’autorità politica.
Forti di questa consapevolezza, non potevamo tollerare oltre la poca democrazia interna, e l’incapacità di Carlo Alberto Carini di gestire le persone e di portare avanti un progetto, nonché il totale allontanamento da quelli che erano i punti principali messi sul tavolo durante la campagna elettorale, in base ai quali i cittadini ci hanno scelto. È stato, pertanto, con alto senso di responsabilità politico-istituzionale e nell’interesse generale di tutti i cittadini di Monte San Savino, che abbiamo voluto porre la parola fine ad una evidente incapacità di coordinare un gruppo di persone che pure avevano dimostrato buona volontà. Per ultimo, ma non meno importante, desideriamo chiarire nei confronti dell’opinione pubblica che non ci sono mai stati e non ci sono tutt’ora accordi politici con la minoranza. Noi siamo autonomi, e liberi.
In questi due anni la minoranza ha dimostrato poca consistenza nell’affrontare le problematiche di Monte San Savino nonché il “problema Carini” e c’è voluta la nostra azione per non assistere passivi a tale inerzia a danno della comunità. La minoranza, come logica detta, si è accodata per convenienza politica. Cosi facendo siamo rimasti in linea con i principi che ci hanno guidato in campagna elettorale, durante la quale ci eravamo posti chiaramente l’obiettivo della crescita culturale, economica e sociale del nostro paese.
Siamo certi della sensibilità e comprensione dei cittadini, che sapranno riconoscere la nostra onestà intellettuale
Cons. Com. Basagni Maffezzoli Mezzetti Ricci