Premetto subito che, grazie anche all’età, sono consapevole che governare è più complicato che fare l’opposizione; ma questo sicuramente l’ha capito anche il Sindaco Agnelli che dopo lunghissimi anni di opposizione ora si trova al governo. La consapevolezza delle difficoltà nel governare deve raddoppiare quando si va al governo di un Comune fallito, proprio perché raddoppiano i problemi da affrontare.
E’ partendo da queste premesse che registro una totale inadeguatezza nell’amministrare il nostro paese.
A Castiglion Fiorentino viviamo una strana situazione; sembra che le campagne elettorali non finiscano mai.
Assistiamo ad una continua amplificazione di gesta degli amministratori, ad una costante ricerca della ribalta, dei selfie e dei mi piace.
Si tratta di un’interminabile e stucchevole rivendicazione della prima pagina su fatti pressoché insignificanti che, viceversa, vengono sistematicamente spacciati per eventi straordinari.
Solo per fare alcuni esempi di recente abbiamo assistito alle numerose foto di gruppo con i migranti sbarcati nel nostro Comune, alle foto del Sindaco che partecipa attivamente ad ogni sagra, festa e festicciola che ossessivamente invadono il nostro territorio sia d’estate che d’inverno.
Sembra quasi che tutti i cittadini vivano per festeggiare, non si sa che cosa, dalla mattina alla sera come degli storditi.
Invece, e purtroppo, le cose non stanno così perché dopo ogni festa i problemi del paese e delle famiglie sono sempre li, magari più grandi di prima.
Non si può onestamente ritenere un grande successo per i castiglionesi la cessione temporanea dell’impianto sportivo della Nave alla società sportiva dell’Arezzo.
Ma l’ultima uscita, ancor più clamorosa, riguarda la caccia alla sospetta auto Lancia; partita da facebook e ripresa puntualmente dalla stampa.
Il Sindaco invita a segnalare alle forze dell’ordine questa auto che, forse, trasportava gli autori di furti e scorribande nell’agro di Montecchio.
Anche in questo caso si trascura la competenza esclusiva dello Stato nella ricerca del reato e dei rei e si invita diletantisticamente i cittadini a fornire informazioni, creando inevitabilmente tensioni e caccia alle streghe.
Altra cosa sarebbe stata, ovviamente, se l’invito fosse partito dalle forze dell’ordine.
Insomma in Italia, ancora, non è prevista la figura del Sindaco-sceriffo.
Si rende indispensabile pertanto cambiare registro, abbandonare le cose irrilevanti, le cose superflue relative alla sola immagine, le feste, gli spettacoli e preoccuparsi, con coraggio e incisività, di come far rinascere il paese che ancora si trova nello stato in cui l’hanno lasciato quei fenomeni.
Avv. Domenico Nucci, Senza Partiti