Italia Nostra, sezione Valdichiana sente il dovere di rispondere all’ultimo comunicato del coordinamento provinciale e comunale del PDL, perché ritenuto da essa provocatorio e irrispettoso nei confronti di quei cittadini che si attivano nella tutela della salute e salvaguardia delle bellezze naturali, e perché abbiamo sempre condiviso il NO alla centrale a biomasse.. Il Direttivo e l’intero Consiglio avvertono amarezza per le parole espresse dal PDL nei confronti del Comitato Tutela Valdichiana, quando definisce come “contrapposizione talebana”la loro azione, e quando non riconosce negli atteggiamenti della politica cittadina atteggiamenti animati da un alto senso civico e da un profondo rispetto per la vita umana e per l’ambiente.
Italia Nostra Valdichiana per questo si meraviglia del PDL nel voler per forza leggere nel Comitato atteggiamenti di scontro, di divisione e non di unione e confronto. Da anni, Italia Nostra ha condiviso la lotta alla centrale e assieme, più volte, ha promosso iniziative volte ad una partecipazione democratica e coinvolgimento popolare. Le 7.000 firme, fino ad oggi raccolte tra i cittadini castiglionesi e tra quelli dei comuni limitrofi, ne sono una significativa testimonianza e rappresentano un elevato consenso.
Italia Nostra è sensibile alle problematiche dei cassaintegrati, ma non si spiega però il perché si debba per forza pensare alla Centrale, come unica soluzione per una probabile reintegrazione degli operai. Ma perché… per poche persone provocare successivi danni per altre?
Com’è possibile continuare a sostenere solo progetti a biomasse per salvare l’occupazione nella Provincia di Arezzo?
Perché il PDL non mostra altrettanta sensibilità nei confronti degli operatori turistici, degli agri turismi, dei coltivatori e produttori che con grandi impegni e investimenti hanno realizzato una coltura di qualità degna di essere AIUTATA e SALVATA ? Perché il PDL non pensa alle ricadute negative per tutti quei piccoli imprenditori già in forte difficoltà ? Perché insistere nella realizzazione di questo gigantesco progetto, utile unicamente ai promotori?
In effetti, il progetto della Power Croop presentato in Comune e in Provincia, se realizzato porterebbe solo danni irreparabili con conseguenze disastrose per l’intera Valdichiana. Esistono possibilità alternative, perché dunque non sostenerle in nome di un’ occupazione sana e per un numero superiore anche a quello previsto dalla centrale?
Il progetto della centrale prevede ,tra l’altro, una quantità enorme e ingiustificata di ettari per un’ agricoltura NON FOOD, un vero e proprio non senso . Gli atti dell’ XI Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione svoltosi recentemente a Cernobbio riportano che “l’Italia ha un drammatico bisogno di terra per l’agricoltura, poiché negli ultimi 40 anni sono stati persi quasi 5 milioni di ettari di superficie coltivate, dovuto alla sottrazione per usi industriali, residenziali, civili ed infrastrutturali “. E necessario salvare i terreni destinati all’agricoltura per conservare la nostra indipendenza alimentare e promuovere la coltura di qualità già artefice del grande successo del Made in Italy. Di recente è stato lanciato” l’allarme di Agriturist (Confagricoltura) sul futuro del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico, dati che devono portare ad una riflessione seria.
L’agricoltura ha bisogno di un grande aiuto, di politiche propositive diverse. Non aiutando gli agricoltori, si facilita la sicura compromissione nell’accettare i contratti per un’agricoltura non food. Ma cosa sarà del nostro futuro, se continuiamo così? Di quale sviluppo si potrà parlare? Che ne sarà della nostra alimentazione ? Come mai i politici non si pongono queste domande ?
Salvare l’Agricoltura e tutte le piccole industrie ad essa collegate sarebbe senza dubbio l’alternativa di sviluppo più importante per la Valdichiana. Le energie rinnovabili vanno ovviamente promosse, ma in modo sostenibile e con progetti che rispettino prioritariamente l’ambiente e il Paesaggio. Vogliamo sperare nel buon senso dei politici affinché non si facciano coinvolgere in progetti insani e non redditizi per i loro cittadini.
Liliane Buffaut Mungo
Presidente Italia Nostra Valdichiana