Sono ormai sei lunghi anni che a Castiglion Fiorentino si parla di centrale a biomasse.
La materia prima da bruciare è cambiata di continuo: dal pioppo e dalla canna, siamo passati al girasole, al panello ed alle granaglie. E’ cambiato anche il sito dove collocarla: l’area ex-zuccherificio, Poggio ciliegio, la zona di Ponte a Cesa ed anche l’area delle colmate, dopo Brolio, lungo la via del Filo per Foiano.
In sei anni la Sadam non ha presentato ufficialmente alcun progetto. Lo ha fatto nell’ottobre 2011, nel momento più inopportuno (o forse, per l’azienda, il più opportuno) quando mancano un Consiglio Comunale, una Giunta e un Sindaco.
I castiglionesi infatti hanno il diritto partecipare, di conoscere e di essere consultati su scelte importanti per il paese e per il loro futuro. Per questo è auspicabile che a prendere decisioni in merito siano un Consiglio Comunale e un Sindaco democraticamente eletti e rappresentativi della volontà di cittadini e non organismi tecnico-amministrativi come un Commissario Prefettizio.
Preoccupa che il progetto sia stato presentato in questa situazione, ma preoccupa ancor di più la sua collocazione.
Questa infatti va ad interessare un’area di grande pregio ambientale, quella di Poggio Ciliegio, ad esclusiva vocazione agricola, posta all’interno di un territorio fortemente antropizzato, ordinato ed armonioso, omogeneo ma mai uguale a se stesso, un territorio dove sono leggibili i segni lasciati da secoli di continuo ed incalzante lavoro, fatto da gesti sapienti succeduti nel tempo.
La dimensione impattante del complesso, composto da tre giganteschi edifici, la zona di grande pregio, la presenza di un edificato sparso, qualitativamente e quantitativamente consistente, la trama viaria che deriva dalla bonifica e dall’antica struttura centuriale romana, così come la vicinanza di un sistema di fattorie e ville disposte da Poggio Rosso e Poggio Ciliegio, rendono del tutto improponibile l’intervento che, tra l’altro, in assenza di un governo locale non può nemmeno essere sottoposto a consultazione popolare (referendum).
Castiglion fiorentino, 29 Ottobre 2011