Se ci credo ho il dovere di partecipare ma il diritto a rimanere libero. Raccogliamo l’invito per la raccolta delle firme, lanciato da Rifondazione Comunista e altre Organizzazioni, per la campagna nazionale Rifiuti Zero . Non senza dei distinguo e richiami critici, che non vogliono essere polemica o provocazione ma una lettura critica dei fatti e soprattutto dei “non” fatti.
Questa campagna non può non essere condivisa da chi localmente , sin dal 2010, ha pubblicamente lanciato un allarme su quanto non viene fatto nel nostro Comune. Tutti ricorderanno la serata con l’Assessore ( ora ex) Alessio Ciacci di Capannori che , su nostro invito, ci raccontò l’esperienza del suo comune, in Toscana come noi, con un sistema legislativo uguale e un territorio per popolazione e vastità molto simile al nostro , dove si era riusciti a minimizzare le problematiche legate alla raccolta e al trattamento dei rifiuti, creando nuovi posti di lavoro ( 50) e alleggerendo le bollette ai cittadini attraverso una politica premiante. Questo giovane e competente Assessore, poi eletto Personaggio Ambiente 2012, si disse anche disponibile ad un impegno personale per avviare un percorso virtuoso , mettendoci a disposizione un layout collaudato.
Risultanto: un silenzio assordante.
In seguito la stessa Rifondazione organizzò un’ interessante conferenza cui parteciparono , se ben ricordiamo, un rappresentante di Sogepu, ( che tra l’altro gestisce la raccolta differenziata in quei comuni dove c’è volontà politica di effettuarla), parte delle istituzioni e il neo vincitore dell’Oscar per l’Ambiente Rossano Ercolini.
Fu una serata interessante e foriera di buoni propositi, salvo le ormai immancabili lamentele per la mancanza di risorse e i soliti bla bla.
Risultato: tante parole , zero fatti.
E’ ancora necessario precisare che un Comitato non può sostituirsi alle istituzioni ?
Può essere di stimolo alle stesse ma chi potrebbe e dovrebbe imprimere una accelerazione alle Politiche Ambientali di un territorio è la sua classe dirigente, l’assessorato competente , i consiglieri tutti. Se c’è un assessorato che per decenni non ha prodotto nessuna innovazione verso una tutela del territorio degna di questo nome, che non si è preoccupato di preparare la popolazione e le strutture in vista della nuova gestione per la raccolta dei rifiuti , questo è l’assessorato all’ambiente. Un assessorato così importante e determinante per il nostro futuro non può essere affidato solo alla buona volontà dei suoi organici . Ha bisogno di risorse ma soprattutto di idee, progetti, traguardi e volontà . Qui non si tratta di credere o non credere nell’efficacia della raccolta differenziata, del riuso, della riduzione dei rifiuti, del loro trattamento compatibile con la salute umana e la salvaguardia ambientale.
Qui si tratta di rispettare le leggi, europee e nazionali, che hanno imposto dei traguardi ,neppure lontanamente raggiunti nel nostro comune.
E mentre noi ancora traccheggiamo, in altre zone si è addirittura arrivati alla condanna degli amministratori locali per il mancato raggiungimento degli obiettivi imposti dalle norme e per aver prodotto maggiori costi per la collettività.
” Recco: Raccolta differenziata. La Corte dei Conti ha emesso la sentenza nei confronti degli amministratori di Recco che non avevano raggiunto le percentuali di differenziata indicate dalla Comunità Europea. L’ex sindaco xxxxxx e l’ex assessore all’Ambiente xxxxxx sono stati condannati a risarcire un danno erariale di 52.000 euro; Il sindaco xxxxxx e l’assessore all’Ambiente xxxxxx di 21.000 euro e il funzionario xxxxxx di 36.000 euro. Cifre assai inferiori a quanto chiesto dal pubblico ministero. Non è dato sapere al momento se gli interessati presenteranno ricorso o meno”.
Rifondazione Comunista , che siede nei banchi della maggioranza in consiglio comunale, secondo noi avrebbe dovuto essere consequenziale al suo impegno e combattere di più e meglio, magari fino all’ estrema risoluzione di uscire dal governo del territorio, per scongiurare sospetti di complicità e contiguità con un sistema inefficiente e superficiale ,più propenso al consumo che alla salvaguardia del territorio.
Per quello che ci riguarda siamo presenti ad Arezzo nel Focus e nel Forum del Progetto Life , ovvero la valutazione partecipata degli impatti sanitari , ambientali e socioeconomici derivanti dal trattamento dei rifiuti urbani, perché non solo vogliamo essere informati ma capire e partecipare quei progetti suscettibili di provocare un impatto importante sul territorio che abitiamo e sulla nostra salute.
Sarebbe opportuno investire proficuamente i pochi mesi che ci separano dal cambio della gestione della raccolta dei rifiuti per educare e informare la popolazione sull’importanza di quello che ci accingiamo a ( dover) fare perché ci sia la consapevolezza che i rifiuti non cessano di esistere nel momento in cui escono dalla porta di casa nostra. Il futuro sostenibile dei rifiuti è nel recupero di materia, possibile riduzione e riuso, risparmio e occasione di lavoro; non solo criminale e incontrollato incenerimento.
Concetti che ci sono ben chiari come cittadini responsabili e informati, al di là e lontanissimi da ogni connotazione politica.
Comunque è veramente scoraggiante dover ricorrere alla raccolta di firme, all’istituzione di gruppi di pressione , (cui parteciperemo se verrà garantita la nostra laicità), per fare in modo che le amministrazioni rispettino la normativa vigente.!
Comitato Tutela di Cortona