In questo momento storico è difficile separare le vicende economiche dell’Italia da quelle castiglionesi. Ci vedo una triste assonanza. L’Italia ha speso troppo, non ha avuto il coraggio di eliminare gli sprechi e ci troviamo dove ci troviamo. Gli enti inutili sono sopravvissuti così come le province e io dico anche le regioni, nelle quali i consiglieri hanno continuato a percepire il vitalizio. Secondo me è’ indispensabile avere più coraggio per eliminare tutti gli sprechi e la inutile burocrazia, trasferendo le competenze degli enti intermedi allo Stato e ai Comuni. E va fatto subito altrimenti gli italiani non ce la faranno.
I Castiglionesi inoltre devono fare i conti con il problema creato dalla sinistra che li ha stesi economicamente come un asciugamano sulla spiaggia.
Infatti il presidente della Repubblica in data 13 dicembre 2011 ha firmato il decreto di nomina degli organi liquidatori a seguito della formale dichiarazione di dissesto.
I tre commissari (Zito, Spinoso, Redenti) dovranno, insieme alla nuova amministrazione che vedrà la luce con le elezioni di maggio 2012, traghettare il paese fuori dalle secche in cui è stato trascinato dalla sinistra. La legge dal 2002 non permette più il ricorso a mutui e si dovrà ricorrere a vendite del patrimonio immobiliare per fronteggiare i debiti comunali nei confronti dei creditori.
Ma non basteranno le vendite perché molti, come me, ritengono il debito molto superiore alla cifra indicata dal commissario prefettizio.
Saranno pertanto chiamati ancora una volta a pagare i castiglionesi già vessati dagli aumenti dei tributi e delle tariffe.
Sarà la politica, che si voglia o no, a dover trovare la via d’uscita ad una situazione che non ha precedenti.
E sarà la politica a restituire la pace sociale a Castiglion Fiorentino; ma non prima di aver ottenuto giustizia facendo pagare gli autori del fallimento fino all’ultimo centesimo.
Il momento è duro per tutti.
Gli italiani e i castiglionesi ce la faranno e si lasceranno alle spalle questo momento buio.
Auguri a tutti!
Avv. Domenico Nucci