In questi giorni, è apparsa negl’organi di informazione la notizia secondo cui il sig. Paolo Filippi sarebbe stato vittima di un sopruso da parte del segretario del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino, Antonio Aurilio che veniva apostrofato come un arrogante stalinista assetato di potere. Tralasciando la violenza verbale che da sempre ha contraddistinto l’azione di Area Democratica, preme fare alcune precisazioni per ricollocare l’intera vicenda al giusto posto.
Nessuna azione contro il sig, Filippi è stata intrapresa in maniera autonoma e unilaterale dalla segreteria di Castiglion Fiorentino, ma concordato con la Federazione aretina in ogni suo passaggio. Pareva naturale, dal regolamento che la coalizione si era data, che chi fosse stato eletto o ricoprisse cariche in apparati in contrasto con l’operato dei membri della coalizione, non dovesse essere ammesso al voto. Restiamo convinti che un candidato a sindaco, poi eletto nelle file della minoranza, la cui lista ha aspramente criticato il candidato Bittoni in campagna elettorale e che ha intentato una causa, tramite alcuni dei candidati di detta lista, mettendo in dubbio la legittimità della nomina a Sindaco di Luigi Bittoni, perdendo in primo grado tale causa, possa essere annoverato tra coloro che si pongono in aperto contrasto con l’opera del Partito Democratico. Vengono inoltre distorte le modalità secondo cui sarebbe stato impedito a Paolo Filippi di espletare il suo diritto di voto: nessun atto plateale o teso a ledere la persona, tutt’altro, con il sig. Filippi messo a parte della decisione, sempre concordata, in modo garbato e riservato evitando inutili code. Quando poi, al secondo turno, sono cambiate le condizioni, è stato concesso a Filippi di votare senza alcuna riserva e in maniera rapida e legittima: NESSUNA ARROGANZA E NESSUNA PREPOTENZA.
Ad onor del vero è però utile ricordare che il ricorso presentato dal sig. Filippi ha avuto parere negativo dal rappresentante del Partito Democratico e favorevole da parte del rappresentante di SEL e Partito Socialista. Così come risulta che il sig. Filippi sia stato iscritto al Partito Democratico solo negli ultimi 3 anni. Nulla da eccepire, vorremmo che però questo fosse messo agli atti. La segreteria non ha nessuna intenzione di fare polemica rispetto a questa vicenda e continua nella suo opera di servizio. Fin dal primo giorno abbiamo sempre cercato il dialogo con il gruppo autonominato Area Democratica che in maniera autonoma ha scelto di mettersi fuori dal percorso del Partito Democratico intavolando accordi con altre forze politiche, rifiutando di prendere parte alla segreteria e disertando le primarie che erano state indette per la scelta del candidato sindaco per la tornata elettorale del maggio 2012. Nessuna sete di vendetta e nessuna ricerca di carrierismo, tutt’altro; i membri della segreteria, democraticamente eletti dall’Assemblea del Partito si sono messi al servizio senza secondi fini ne tanto meno alla ricerca di posti. Rigettiamo con forza questa accusa che appartiene ad un vecchio modo di fare politica di cui alcuni membri della lista Filippi, nelle cui file si possono annoverare ex assessori, consiglieri di partecipate e membri che a vario titolo hanno giovato o giovano di favori spesso anche retribuiti. Noi non abbiamo scheletri nell’armadio ne possiamo scusarci ogni volta per un passato che non ci ha visto in alcun modo coinvolti.
Riteniamo inoltre utile spendere due parole in risposta al patetico tentativo di dissimiulare la reltà messo in piedi da SEL. Dopo che il PD di Castiglion Fiorentino, con grande sforzo si era adoperato per mettere in piedi gli uffici e i seggi per le primarie, essendosi confrontati con la segretria provinciale che aveva detto di organizzarsi da soli perché aveva già preso accordi con SEL e Partito Socialista in materia di nomi, dopo che, secondo le regole imposte dalla commissione provinciale erano stati dati i nomi dei volontari che avrebbero prestato servizio nei seggi entro la data prefissa, a due giorni dal 25 Novembre, è emersa la volontà da parte di SEL di imporre il nome del sig. Mario Daniele Rossi come scrutatore. A questo punto era stato trovato un accordo per coprire il seggio di Pieve di Chio ma questo a SEL non bastava, allora è stato proposto il seggio di Castroncello ma era ancora troppo poco. Viene da pensare che ci fossero altri interessi dietro la richiesta di imporre il nome del sig. Mario Daniele Rossi, guarda caso uno dei tanti oppositori del PD a Castiglion Fiorentino in campagna elettorale. E in ogni caso non ci sembra corretto il metodo secondo il quale gli altri lavorano facendo sacrifici enomi per mettere in piedi una macchina incredibilmente complessa,e altri invece limitino il proprio impegno ad un giorno solo.
SAREBBE BENE CHE TUTTI SI FACESSERO UN BEL BAGNO D’UMILTà E LA SMETTESSIMO CON RECRIMINAZIONI E VENDETTE. LA POLITICA è ALTRO!!
Questo è il corretto svolgimento di tutti i fatti e ognuno dovrà assumersi la propria parte di responsabilità in questa vicenda. Per parte nostra siamo pronti a farlo e ribadiamo il ruolo fondamentale che la Federazione Provinciale, quale organo di garanzia, debba svolgere in questa vicenda. A differenza di altri, nessuno dei membri della segreteria castiglionese è legato mani e piedi alla poltrona e se si ritiene che questo esecutivo non abbia svolto o stia svolgendo il proprio compito in modo legittimo o nel pieno e totale interesse del Partito Democratico siamo disposti a lasciare ad altri il compito di guidare il partito a Castiglion Fiorentino: probabilmente i membri storici della lista Filippi non aspettano altro per poter riprendere i propri posti.
Per ora andiamo avanti nel percorso di rinnovamento che è stato messo in atto e che vogliamo porti un contributo positivo alla comunità castiglionese.
[.noresp.]