Da alcuni mesi l’Amministrazione Comunale di Castiglion Fiorentino, a motivo della sua situazione finanziaria, è sotto la lente di ingrandimento degli organi di informazione e sottoposta pressoché quotidianamente a pesanti attacchi politici.
Fino ad oggi, in qualità di ex Sindaco mi sono imposto, devo dire con fatica, una sorta di “regola del silenzio”. So per certo che l’attuale Sindaco, la Giunta unitamente ai Consiglieri Comunali, stanno lavorando con impegno per trovare una soluzione ai problemi del Comune, sarebbero dunque state inutili le mie parole. Ho deciso di rompere la consegna perché mi sono accorto che la mia persona e l’incarico che oggi ricopro, quello di Presidente della società ESTRA, vengono utilizzati per nuocere a Castiglion Fiorentino ed agli attuali amministratori.
Da qualche tempo su questa vicenda, che una volta conclusa mostrerà scenari ben diversi da quelli che oggi vengono prefigurati, si stanno accapigliando come sciacalli intorno a una carogna personaggi di varia natura.
Tra le tante cose che vengono dette c’è quella della mia presunta “incompatibilità” tra il ruolo che attualmente ricopro e la carica di Sindaco precedentemente svolta a Castiglion Fiorentino. Registro che questa argomentazione viene sempre più spesso adoperata per mettere i bastoni tra le ruote a qualunque percorso che possa portare ad una soluzione della situazione castiglionese. Non sono tra coloro che si sottraggono alle proprie responsabilità, chi mi conosce sa con quanto impegno e rigore ho svolto il mio mandato amministrativo. Conosco bene le regole del gioco quindi come ex Sindaco ho il dovere di sopportare in questa fase, il peso delle accuse e delle ingiurie. Però rivendico anche il diritto delle tante, moltissime cose fatte a Castiglion Fiorentino. Un paese che è cambiato nelle dotazione dei servizi, nelle opere, nelle infrastrutture, rafforzando così il proprio sentimento di orgoglio cittadino e di comunità. Oggi la situazione finanziaria è complessa, è chiaro che vi sono cause e responsabilità precise che dovranno essere mettete in evidenza senza timore. Ma non posso dimenticare e non lo dico come una scusa ma per fare una fotografia esatta della situazione che nell’arco di pochi anni il nostro comune ha perso qualcosa come 1.250.000 di euro di trasferimenti statali, circa 300.000 euro ogni anno per un totale di 1.200.000 di mancate compensazioni ICI e da tre anni circa 1.000.000 di euro in meno di oneri di urbanizzazione. Il totale fa 5.250.000 euro che non sono entrati nelle casse comunali. Tutto questo giustifica una gestione finanziaria negativa? No, però rende bene l’idea di come oggi i comuni siano costretti ad operare. La “colpa” che oggi mi viene imputata è quella di avere fatto troppo per Castiglion Fiorentino, è una colpa che mi carico volentieri sulle spalle perché sono convinto di avere operato per il bene del paese e non sarà qualche commentatore interessato a farmi cambiare idea. Una cosa voglio che sia chiara, nessuno ha operato malversazioni, nessuno ha rubato, nessuno ha preso tangenti, nessuno si è dilettato “in spese allegre”, nessuno è indagato per concussioni o quant’altro. Queste cose purtroppo non sono conosciute fino in fondo dalla gente, ma sono però note a chi continua, in maniera insistente, a voler colpire Castiglioni passando per la mia persona.
Io amo il mio paese e voglio bene alla sua gente che, nonostante tutto, non manca quando vi sono le occasioni, di esprimermi la propria simpatia. Non posso e non voglio che attacchi che scalfiscono il mio nome possano portare una danno alla mia città ed alla azienda che oggi rappresento. Non intendo nascondermi dietro a un dito e per questo offro da subito la mia disponibilità a chiarire nelle sedi istituzionali competenti quanto è accaduto a Castiglion Fiorentino e contestualmente a valutare le condizioni per proseguire nell’incarico che mi è stato assegnato.
Paolo Brandi