{rokbox title=| :: |}images/lucabarboni1.jpg{/rokbox}In merito alle notizie apparse su stampa e televisioni locali, circa l’avvenuto crollo di parte della facciata e del campanile a vela della cappella di Santa Maria Assunta a La Torre, presso Vitiano (Arezzo), Luca Barboni, Consigliere Comunale di Castiglion Fiorentino e Dirigente provinciale dell’Unione di Centro, ha depositato questa mattina ( sabato 8 gennaio 2011) un’interrogazione scritta, con carattere di urgenza, con la quale chiede al Sindaco Brandi di attivare tutte le procedure necessarie e di competenza per fare luce su quanto accaduto, nonché di convocare, durante la prossima seduta del Consiglio Comunale, il Direttore dell’Ente Serristori per riferire, più in generale, sulla gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dell’Ente medesimo.
“ Nonostante la Cappella di S. Maria si trovi nel Comune di Arezzo – Dichiara Barboni – ho ritenuto doveroso intervenire in quanto l’immobile risulta patrimonio integrante dell’Ente Serristori. A distanza di giorni dal fatto, nessun comunicato ufficiale è ancora arrivato; era, quindi, opportuno agire per quanto di mia competenza, al fine di arrivare ad una rapida soluzione e richiamare ad una maggiore attenzione sul il patrimonio dell’Ente, che è di tutto rispetto sia sotto il profilo economico, sia di quello storico – culturale.”
“Voglio precisare che è mia intenzione far luce sui fatti e sulle responsabilità, non puntare l’indice o far rotolare la testa di nessuno: il metodo della mannaia, come quello utilizzato dai partiti di sinistra verso il ministro Bondi sul caso Pompei, non mi appartiene.”
“ Mi auguro che il Sindaco Brandi accetti la mia richiesta di convocare al prossimo Consiglio, in via straordinaria, il Direttore dell’Ente, che è espressione diretta della sua Maggioranza, al fine di chiarire l’accaduto e, più in generale, per affrontare le questioni di una gestione che presenta molti lati oscuri: dalla vendita a prezzi di realizzo di alcuni immobili, alle chiusure sia dell’azienda agricola, sia dell’Oratorio Riccardi, che doveva essere un fiore all’occhiello del turismo sociale.”
“Non sono solito dar adito alle voci” Conclude Barboni “ma quella che echeggia sull’interesse dell’Ente per una diminuzione di valore delle proprietà ( da cui trascuratezza e crolli…) per far un’outlet immobiliare per alcuni piuttosto che per altri, inizia a trovar fondamenti. Spero tanto di essere smentito dai fatti.”