Quando si parla di creatività giovanile e idee potenzialmente vincenti… “Io boh” è un’espressione tipicamente aretina, usata per esprimere un mix fra indignazione e sorpresa ed è la base ideale di Yobo, nome di quello che ambisce ad essere il Facebook per soli aretini. A idearlo Andrea Lapini, 31 anni, imprenditore e tecnico informatico ovviamente aretino doc, che si prepara al grande lancio programmato per domani, 11.11 alle ore 11.11. Intanto è già possibile iscriversi con una veloce procedura. Sarà un “big bang” verso una nuova consuetudine per noi tutti oppure l’idea passerà nel disinteresse? Da domani ci sentiremo anche e soprattutto su Yobo o continueremo a farlo soprattutto su Facebook? Tutto da vedere: potenzialmente però le basi del successo ci sono.
Ritornando sostanzialmente all’idea originaria di Mark Zuckerberg per Facebook, cioè una rete sociale destinata ai soli studenti di Harvard, Lapini lancia un social network gratuito con modalità simili al fratello maggiore americano più qualche “extra” importante che verrà sveltato soltanto al momento dell’inaugurazione del sito. L’obbiettivo è quello di avere successo “semplificando” e ragionando in termini limitati alla comunità locale. Su Yobo, infatti, tutti coloro che risiedono in provincia di Arezzo se la vedranno solo con i loro conterranei.
Inutile dire che è la prima cosa di questo tipo almeno in Italia, anche se esperimenti simili o accostabili già si sono visti e hanno avuto discreto successo: ad esempio il “Myspace” toscano dedicato alle band, ai musicisti, discografici e proprietari di locali della nostra Regione, idea partorita da menti pubbliche che sta andando molto bene.
Sul successo di Yobo penderanno ovviamente fattori legato all’utilità reale che ci troveranno gli utenti, come pure (come sempre accade) grande importanza avranno le mode del momento, le stesse che permisero a Facebook di battere concorrenti analoghi qualche anno fa. Staremo a vedere…intanto in bocca al lupo a Lapini, con i nostri più sinceri complimenti per l’idea