Sono stati almeno un migliaio i visitatori della mostra “Balla” che si è tenuta al museo del Cassero di Monte San Savino dal 2 giugno fino al 24 luglio scorso. Il registro delle presenze conta circa trecentocinquanta firme, ma per obiettività il numero dei visitatori va per lo meno triplicato. Un successo non esattamente annunciato quello dell’esposizione dedicata al celebre artista futurista – Giacomo Balla – che tuttavia è saputa andare oltre le più rosee previsioni. Dentro gli oltre mille visitatori, la prevalenza è stata degli alunni delle scuole di tutta la provincia di Arezzo, ma soprattutto degli stranieri.
Un successo non solo testimoniato dai numeri, ma anche dall’apprezzamento dei visitatori verso i manufatti, tanto da chiedere al personale del museo del Cassero se le opere fossero addirittura in vendita. All’allestimento della mostra “Balla”, organizzata dall’architetto Sergio Bianconcini, hanno partecipato tre istituti: il comprensivo Statale di Monte San Savino, il Geometri “Fossombroni” sempre del capoluogo savinese e il liceo artistico “Piero della Francesca” di Arezzo. All’inaugurazione avvenuta il 2 giugno è intervenuto Vittorio Balla, nipote dell’artista Giacomo. Attualmente è rimasta ancora in esposizione al museo la copia del “fiore tricolore” del pittore e scultore, defunto nel 1958