Nel 1955, Rosa Parks, cittadina afroamericana di Montgomery (Alabama), tornando a casa in autobus dal lavoro si sedette sull’unico posto libero che era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi. E quando salirono due passeggeri bianchi si rifiutò di cedere ad uno di loro il posto. Questo le provocò l’arresto con conseguente perdita di lavoro tanto da costringerla, una volta uscita dal carcere, a cambiare città per rifarsi una vita altrove. Il suo gesto però scatenò una protesta popolare che costrinse dopo circa un anno la Corte Suprema degli Stati Uniti D’America a decretare incostituzionale la segregazione sui pullman pubblici.
Credo che il gesto semplice ma coraggioso di questa donna possa essere accomunato allo spirito che contraddistingue la Festa del 25 Aprile come giornata di impegno nella lotta contro ogni tipo di oppressione e discriminazione.
Questo è per me oggi il 25 Aprile. Una giornata, certo, dedicata al ricordo di tutte le vittime del nazifascismo ma, sopratutto, un giorno di speranza. Un giorno in cui è ancora possibile credere di poter cambiare le cose, di poter combattere caste, furbetti, ladri e prepotenti di ogni genere con la forza delle idee e dei valori. Anche oggi ci sono gli oppressori: non hanno fucili ma hanno banche, televisioni, denaro, capacità di legiferare, di corrompere e di smuovere amicizie compiacenti. Si può cambiare, anche con la forza di un voto, io ancora ci credo.
E voi? Avreste mai pensato che a distanza di quasi sessant’anni sullo stesso posto di Rosa Parks si sarebbe seduto un Presidente degli Stati Uniti d’America con lo stesso colore della sua pelle?
Questa foto ha rafforzato in me, a maggior ragione adesso che ho l’energia di una neo mamma, la volontà di continuare ad impegnarmi qui a Cortona per dare il mio piccolo contributo affinché non vi siano più nel mondo oppressi ed oppressori ma solo liberi cittadini che convivono insieme grazie a regole democraticamente condivise. Buon 25 Aprile a tutti i lettori di Valdichiana Oggi.