di Remo Rossi
A volte mi capita di pensare a quelle persone di sinistra che, in buona fede, almeno lo spero, hanno votato per i 5 Stelle e per la Lega. Ho sempre pensato a loro come a persone deluse dalla sinistra, deluse dal Pd, che hanno giudicato tardiva e non credibile la proposta offerta da LeU. Molto probabilmente avevano più di una ragione per essere arrabbiati, delusi e desiderosi di dare una lezione ad interi gruppi dirigenti inaffidabili e cialtroni che si erano consolidati attorno a Renzi e che avevano tradito le speranze di cambiamento che debbono appartenere alla sinistra. Ho pensato a questi elettori come a persone che prese dalla rabbia hanno compiuto un gesto eclatante ma che nel loro intimo continuavano a credere negli ideali tradizionali della sinistra. Gli ideali di libertà, democrazia, eguaglianza, dignità del lavoro e di chi lavora. Ho pensato a loro non come qualcuno che li ha definiti rinnegati e traditori, anzi ho pensato che l’errore più grave dopo una sconfitta è quello di addossare la colpa a chi non ci ha votato. La colpa è stata nostra e l’analisi seria e dolorosa spetta a noi e solo a noi. Ora però le cose stanno cambiando, a poche settimane dalla formazione del nuovo Governo alcune riflessioni dovremo cominciare a farle e ai compagni (posso continuare a chiamarvi così?) che hanno scelto altre strade qualche domanda mi sento di poterla fare. La prima e più importante è quella relativa alle basi fondanti di uno Stato democratico, vi sentite sicuri con un Vice Presidente del Consiglio che cita Mussolini, che incoraggia l’odio razziale, che sbeffeggia gli avversari e che nega il crescere incessante e preoccupante della violenza razzista? Vi sentite veramente rappresentati da persone che se ne infischiano se altri esseri umani affogano nel Mediterraneo? Che chiedono di mettere i Crocifissi nei luoghi pubblici ma nel contempo rinnegano ogni senso di umanità e di pietas? Vi sentite garantiti da un leader politico come Grillo quando afferma che la formula democratica è superata? Come vedete cari amici non entro nelle polemiche politiche come i voucher, la TA, la TAP e via dicendo e badate che pure su quelle bisognerebbe riflettere, non vi chiedo cosa pensiate del fatto che reddito di cittadinanza, superamento della Fornero siano ormai quasi spariti dall’ordine del giorno. No, non è su questo che voglio invitarvi a riflettere. Voglio invitarvi a riflettere su parole come umanità, come giustizia, come eguaglianza, come democrazia. A tutti noi voglio ricordare che nel 1921 del secolo scorso si affermarono in Italia e poi in Europa formazioni politiche con molte e preoccupanti analogie con ciò che sta avvenendo oggi in Italia ed i Europa. Allora quei movimenti vennero sottovalutati, anzi qualcuno vide in essi la possibilità di creare ordine. L’ordine che essi produssero fu quello della negazione delle libertà collettive ed individuali per giungere infine alla tragedia della guerra e all’infamia di una nazione umiliata e sottomessa. Vi supplico riflettiamo finchè siamo in tempo, fermiamo chi semina solo e soltanto odio, rancore, vendetta. Recuperiamo la nostra umanità.
Remo Rossi