Nodo sciolto, ma solo in parte. Sono stati resi noti oggi i risultati del lavoro della commissione tecnica incaricata dalla Regione Toscana e dalla Regione Umbria di valutare la migliore fra le cinque ipotesi di localizzazione della Stazione alta velocità denominata Media Etruria, ma non è uscito un nome sole, bensì due.
A ‘passare il turno’ dell’analisi tecnica sono infatti state le ipotesi di Creti (Comune di Cortona) e Rigutino / Ristradelle (Comune di Arezzo, verso la Valdichiana) che raccoglierebbero, secondo la commissione, un maggiore bacino di utenza, pari almeno a quello dell’omologa stazione ‘Medio Padana’
Il prossimo passaggio, come annunciato oggi in una conferenza stampa dai due assessori regionali Ceccarelli e Chianella, è la decisione del Ministero. La realizzazione dell’opera, poi, sarà ovviamente subordinata alla disponibilità di risorse economiche
Di seguito il testo completo della nota della Regione Toscana
I risultati del lavoro del tavolo tecnico per la stazione Medioetruria, che stabiliscono la fattibilità del progetto ed individuano la localizzazione ottimale per la nuova infrastruttutra in due località toscane – Rigutino a sud di Arezzo e Creti nel comune di Cortona – sono stati presentati ai sindaci dei Comuni interessati, ai rappresentanti delle Camere di Commercio ed a delegati di Trenitalie, Ntv e Rfi dagli assessori regionali ai trasporti di Toscana ed Umbria, Vincenzo Ceccarelli e Giuseppe Chianella.
“Questo studio – ha spiegato Vincenzo Ceccarelli – ha evidenziato che la stazione Medioetruria è un progetto sostenibile, che ha un bacino di utenza di circa due milioni di utenti, analogo e forse superiore a quello della stazione Mediopadana tra Bologna e Milano. Ha preso in considerazione cinque possibili localizzazioni e valutato che quelle mediane – Rigutino e Creti – possono avere qualche elemento di forza in più. I risultati sono stati presentati ai Comuni e alle Camere di commercio interessate per dare loro la possibilità di fare osservazioni. Grazie a questo lavoro potremo chiedere l’apertura di un tavolo con il Ministero, il cui coinvolgimento è indispensabile per la realizzazione di un simile progetto, e con Fs”.
“Penso – ha concluso Ceccarelli – che la realizzazione di una stazione per i treni ad alta velocità nella Toscana del sud abbia un grande valore anche rispetto alla proposta del presidente Rossi di costituire, nel futuro riassetto isrituzionale, una macroregione che comprenda Toscana, Umbria e Marche. In questa prospettiva diventano strategiche tutte le infrastrutture trasversali”.
Per l’assessore ai trasporti della Regione Umbria, Giuseppe Chianella, i due siti indicati “rispondono entrambi al requisito di avere una posizione strategica per rendere pienamente efficace ed efficiente il collegamento all’Alta velocità, con l’Umbria e col sistema trasportistico dell’Italia centrale. Il complesso lavoro portato avanti dalla Commissione, partito dalla valutazione iniziale di cinque siti ipotetici, di fatto certifica la sostenibilità di questa nuova stazione ferroviaria sulla linea dell’Alta velocità Firenze-Roma nei due luoghi proposti, anche in termini di bacino d’utenza”.
“Concluso il lavoro tecnico – ha detto Chianella – ora spetta alla politica Regioni e Governo, approfondire ulteriormente la questione per arrivare ad una scelta condivisa sulla località più adatta ad ospitare la nuova stazione. Non vi è dubbio che la stazione di Medioetruria costituisca un’opportunità di straordinaria importanza per gli utenti dell’Umbria, della Toscana e anche dell’Alto Lazio. Per la nostra regione, in particolare, agganciare l’alta velocità significa non solo velocizzare i collegamenti soprattutto verso il nord, da Bologna a Milano a Torino, ma avere positive ricadute su l’intero sistema del trasporto regionale, sia ferroviario che su gomma. Insomma la fermata sarà un vero e proprio motore di sviluppo per il territorio umbro”.