Così come nel 2014 coltivatori della Valdichiana in grande allerta: la temutissima “mosca” dell’olivo si sta diffondendo anche nella nostra vallata e rischia di mettere a serio rischio il raccolto di quest’anno. Il parassita, nell’autunno di due anni fa, era stato un vero flagello e aveva portato alla peggior raccolta degli ultimi decenni, con danni economici molto ingenti. Dopo un 2015 fruttuoso eccoci di nuovo di fronte alla dura realtà che impone provvedimenti immediati, anche se la “cura” è molto complessa e non sempre si rivela efficace
Secondo l’ultimo bollettino di Arsia emesso il 25 Agosto scorso il “rischio mosca” in provincia di Arezzo è medio-alto (risultano a rischio per ora almeno 9 oliveti su 30) e sicuramente le piogge di queste ore hanno contribuito alla proliferazione. Sono state proprio le piogge primaverili, cadute copiosamente, seguite poi da un’estate non troppo calda ad aver creato le condizioni per lo sviluppo del parassita. La situazione pare particolarmente grave proprio in Valdichiana dove ci sono giunte un gran numero di segnalazioni riguardanti oliveti già pesantemente intaccati
La mappa sotto è poco edificante: come vede i ‘bollini rossi’ in Valdichiana non mancano
Il rischio di un ‘bis’ del 2014 è quindi presente. Il consiglio di Arsia è quello di monitorare in modo costante i propri olivi ed effettuare il trattamento larvicida per tutti i casi di infestazione attiva superiore al 10%; per i coltivatori ‘biologici’ si consiglia di mantenere la copertura con i prodotti consentiti in modo costante anche dopo le piogge, perché queste potrebbero lavare via il trattamento