Dopo l’incendio che ha messo fuori uso la stazione di Roma Tiburtina continuano anche oggi i disagi per i viaggiatori. Dopo le soppressioni di ieri stamani il traffico ferroviario da e per la capitale è ripreso con un piano speciale che è riuscito a contenere la situazione in un alveo di sopportabilità, ma si sono registrati alcuni ritardi dei convogli provenienti da Roma sulla linea che transita in Valdichiana, da Chiusi ad Arezzo, che hanno inevitabilmente creato disagi per i pendolari e i tanti turisti. Ad esempio il treno che ferma ogni mattina alle 9.33 a Camucia ha subito oltre mezz’ora di ritardo.
Problemi molto minori invece per chi, da Firenze, è diretto verso sud, anche se in mattinata i pendolari della Valdichiana diretti verso Roma hanno subito grosse difficoltà in quanto l’InterCity delle sei e cinquanta è stato soppresso. In altri casi chi ha cercato di raggiungere Roma in treno è stato sceso ad Orte. Regolare invece la situazione nella tratta Foligno-Firenze. Intanto su L’Etruria troviamo le dichiarazioni di un ex-ferroviere (che resta anonimo), raccolte da Ivo Camerini, che fornisce una sua interpretazione di come buona parte dei disagi causati dall’incendio si sarebbero potuti evitare: “Bastava completare la cintura ferroviaria della capitale, interrotta alla Camilluccia” dice il ferroviere “e oggi sarebbe un gioco da ragazzi deviare da Termini i treni verso Firenze, via Roma San Pietro e cintura, e viceversa”. Così non è stato e i disagi, sempre secondo il ferroviere, sono destinati a durare per almeno un mese. Vedremo se tale previsione si rivelerà azzeccata.