Le festività pasquali hanno di fatto segnato per i Rioni castiglionesi lo spartiacque tra le attività condotte essenzialmente nei luoghi di ritrovo come i circoli e quelle iniziative rivolte ad un pubblico più numeroso, in vista del momento clou di tutta la stagione, segnato dalla disputa del palio, il prossimo 15 giugno. Ad aprire le danze è il Rione Cassero che Giovedì 24 aprile celebra la festa patronale di San Giorgio, un santo che dal IV secolo venne onorato come martire in ogni parte della Chiesa cristiana; la tradizione popolare lo raffigura come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno.
L’affidamento del rione biancoazzurro alla protezione del Santo il cui sepolcro si trova a Lidda, in Israele, è un avvenimento a dire il vero recente, ma che ha fatto breccia tra gli appassionati contradaioli del Cassero: possiamo dire che la giornata dedicata al patrono dà appunto il via a tutta una serie di manifestazioni che contribuiranno a far salire la cosiddetta “febbre da Palio”, ma che è già sicuro si protrarranno anche nei mesi estivi. Il programma del 24 aprile prevede un corteo che muoverà dal Circolo “Al Canapo!” e che si snoderà lungo Corso Italia e Via Dante, raggiungendo la Chiesa di S. Agostino, dove alle 18.30 l’Arciprete Don Marcello Colcelli, celebrerà la S. Messa, animata quest’anno dal coro della Parrocchia di Pieve di Chio. Il corteo dei figuranti in abito medievale vedrà il debutto di diversi giovanissimi rionali che durante l’inverno hanno frequentato i corsi di tamburo e bandiera tenuti dagli appartenenti al Gruppo Musici e Sbandieratori “IL CASSERO”; quella dei corsi è un’iniziativa fondamentale curata da tutti i rioni che dimostra come molti giovani all’interno dei terzieri castiglionesi siano in grado di ricoprire ruoli di responsabilità, mettendo al servizio dei più piccoli la loro esperienza, in vista di un coinvolgimento sempre maggiore in realtà di cui ancora forse non tutti hanno capito l’importanza nella società castiglionese. Dopo il rito nella Chiesa di S. Agostino, un monumento del centro storico che il Rione Cassero sta davvero impegnandosi a rivalorizzare da alcuni anni a questa parte, seguirà una cena frugale offerta ai rionali che interverranno presso il Circolo in Piazza della Tinaia, un centro di aggregazione di grosso rilevanza per le iniziative di un intero anno, aperto tutte le sere: solo fino a poco tempo fa, questo sarebbe stato impensabile potesse accadere all’interno di un Rione.
Appena il tempo di rifiatare e Sabato 26 aprile, nella sala dell’ex Cinema Cassero (g.c. della Parrocchia della Collegiata) avrà luogo la sentitissima cena dei “50 giorni al Palio”: i giovani casserini sono da tempo all’opera per l’organizzazione di questo momento nel quale i foulard ed i cori tipici dei momenti palieschi torneranno prepotentemente alla ribalta. Sono previste diverse sorprese e si annuncia una bella affluenza, spinta anche dall’annunciata presentazione dei fantini che difenderanno i colori biancoazzurri tra qualche settimana; le trattative invernali condotte dai componenti della “commissione Palio” si sono concluse con la riconferma del plurititolato Valter Pusceddu che ha trionfato per il Cassero in 4 edizioni a partire dal 2004 e di Silvano Mulas, vincitore di circa 800 corse negli ippodromi e del Palio di Siena del luglio 2010. C’è grande attesa per vedere in azione questa coppia, davvero di prim’ordine per il Palio di Castiglion Fiorentino, giusto a 35 anni di distanza dal primo successo ottenuto dal Rione Cassero grazie all’impresa di due autentici numeri uno, i grandi “Aceto” e “Canapino”: la vittoria manca dal 2010 e di sicuro niente sarà lasciato di intentato sotto la Torre per cercare di riconquistare l’ambita supremazia cittadina, legata alla conquista del Palio che – superata una fisiologica fase di stanca – si è ormai riaffermato prepotentemente come la manifestazione più importante del comune, considerate anche le tantissime iniziative che le ruotano attorno.