Grande successo dello spettacolo teatrale CIRCO GULLIVER, che è stato realizzato anche quest’anno dagli alunni della scuola primaria di Foiano della Chiana, come momento conclusivo del progetto TEATRO e che si è svolto nella piazza del paese venerdi 10 Giugno. Foiano è stata pioniera nel comprendere l’importanza del “fare teatro” all’interno della scuola: un linguaggio che promuove la consapevolezza e l’identità personale, mescola ed integra provenienze e culture senza l’intermediazione obbligata di una lingua, favorisce la relazione e l’ascolto, arricchisce il processo di apprendimento rafforzando la motivazione.
Lo spettacolo è solo il momento conclusivo di un percorso qualitativamente importante per la crescita di ciascuno e del gruppo-classe nel suo insieme.
Viene realizzato ormai da 17 anni, grazie all’Amministrazione comunale e all’istituto Comprensivo “G. Marcelli”, che in sinergia curano, organizzano e finanziano questo grande progetto, reso possibile dal Teatro popolare d’arte e dai suoi validissimi esperti che per mesi lavorano con i ragazzi, scelgono il testo da rappresentare, elaborano il copione e la messa in scena, con l’aiuto delle maestre che credono fermamente nell’importanza dell’attività teatrale per i bambini di oggi e di sempre.
Sotto la guida attenta dell’esperta di teatro Chiara Renzi, coadiuvata dall’esperienza decennale della regista Donatella Volpi, i ragazzi hanno messo in scena con la consueta bravura il frutto del lavoro di un anno, di fronte ad una piazza gremita di genitori e di cittadini foianesi che non possono mancare l’ormai consueto appuntamento.
La storia è stata liberamente tratta dal celebre testo I VIAGGI DI GULLIVER, ma è stata resa contemporanea. Il Gulliver dei ragazzi non è altro che il concorrente di un format televisivo che viene spinto a superare delle prove viaggiando tra mondi diversi: il popolo dei Giganti che ti fa sentire infinitamente piccolo e vorrebbe schiacciarti, come spesso viene schiacciato l’individuo dai mezzi di informazione; il popolo dei Lillipuziani che non conosce la parola PACE e da cui il moderno Gulliver comprenderà quanto inutile e violenta sia la guerra e come, in fondo, si possa dire NO. Infine il protagonista approda su un’isola del tutto nuova ma realmente esistente: l’ISOLA DI PLASTICA, formatasi in mezzo all’Oceano Pacifico da tutti i rifiuti di plastica dispersi in mare e concentratisi in quel punto grazie alle correnti.
La gente comune non viene informata di questo, ma si tratta di realtà: chilometri e chilometri di plastica che hanno formato una piattaforma solida su cui si sono insediate forme di vita geneticamente modificate o in via di modificazione. E’ un disastro ecologico che prospetta un futuro quanto meno da tenere sotto controllo, modificando comportamenti sociali e individuali.
Questo laboratorio teatrale, che si è tenuto da Febbraio a Giugno nelle classi quarte e quinte dell’Istituto, ha permesso a tutti i bambini di esplorare se stessi e le possibilità che la narrazione fornisce, mettendo in scena il mondo della televisione, ma una volta tanto per prenderci gioco di lui e dei suoi meccanismi, non come aspirazione di vita. I ragazzi sono stati bravissimi: presentatori, vallette, giornalisti dei TG, pubblicità, veline e concorrenti, pubblico pagante perciò finto… Quello della TV è un mondo che conoscono assai bene, ma mai prima di questo momento ne hanno capito fino in fondo il senso e la finzione che è alla base di tutto, perciò la parola d’ordine è stata ESAGERARE. E i bambini hanno esagerato: nei trucchi, nei costumi, nell’uso della voce e del corpo, ma alla fine anche nell’esprimere un loro giudizio sul mondo finto dei media e sui condizionamenti della pubblicità, che stanno preparando a tutti un futuro … nell’isola di PLASTICA.