La sanità all’esame della Conferenza dei sindaci: risultati di oggi e progetti per il futuro, la riorganizzazione regionale ed i patti territoriali, dall’assistenza territoriale a quella specialistica sono stati oggetto della riunione di ieri. Alla presenza di Luigi Marroni, assessore alla sanità della Regione Toscana, che in 138 pagine e tabulati ha illustrato quella che sarà la nuova sanità toscana.
Con 30milioni di euro in meno in due anni continuerà l’impegno dell’azienda sanitaria per garantire comunque serviizi efficenti per tutti i cittadini. Il direttore generale Desideri ha dichiarato di non a seguire le logiche dell’urgenza, ma di pianificare e sviluppare quegli interventi che si sono dimostrati capaci di garantire attenzione all’equità delle cure, alla qualità delle stesse e, contemporaneamente, alla sostenibilità economica. Sono quattro i capisaldi su cui si è basata l’azione della Asl – ha dichiarato il direttore generale – sviluppare l’assistenza territoriale e le cure primarie, mantenere e accrescere la risposta assistenziale nel campo dell’emergenza-urgenza territoriale e ospedaliera, stimolare e gestire la rete per la qualità e la sicurezza degli ospedali, con un rapporto stretto con l’azienda Ospedaliero-Universitaria di Siena per le discipline di maggiore complessità, potenziare le attività di prevenzione collettiva, ponendo una attenzione particolare alle tematiche connesse a “salute ed ambiente”. Per i piccoli ospedali locali saranno individuate una o più attività specialistiche di elevato livello, rivolte al bacino di utenza dell’ospedale di zona, sia al resto della provincia. Il modello di sviluppo è contenuto nel dettaglio in un documento, il “Patto Territoriale”, che indica per ogni struttura compiti e risorse. Molta attenzione è stata posta all’innovazione nel campo delle tecnologie bio-mediche e dei sistemi informativi. La nostra azienda intende proseguire nella strada del cambiamento per la crescita e l’equità delle cure, ma per farlo è cosciente che il confronto, la condivisione con i professionisti e la partecipazione dei cittadini e soprattutto, delle Istituzioni, che i cittadini rappresentano, sia un indispensabile prerequisito per la legittimazione sociale del nostro operato e, ancor più, per accrescere la passione e l’orgoglio dei nostri operatori per opportunità, unica, loro affidata di contribuire, con il loro lavoro, alla salute e al benessere della comunità. I sindaci hanno chiesto a Desideri la possibilità di approfondire alcuni aspetti particolari contenuti nei Patti Territoriali, con particolare riferimento alle attività specialistiche individuate per ogni presidio ospedaliero, prima di esprimere il loro parere definitivo.