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Il Comune di Chiusi smentisce la notizia, diffusa in questi giorni da alcuni organi di informazione, sull’eventuale ospitalità di profughi libici a Chiusi o Chianciano Terme. “Mi sono confrontato con la Prefettura – sostiene il vicesindaco Fausto Bardini – che mi ha confermato l’assenza di un piano in tal senso, o di intenzioni che vadano in questa direzione, almeno per il momento.
Non avendo ricevuto alcuna informazione, del resto, risulta assolutamente improbabile che l’ipotesi apparsa su tv e giornali locali abbia un fondamento, tanto più nelle modalità che sono state indicate”. Insomma, la notizia ha quasi il sapore di una leggenda metropolitana, che circola da qualche giorno, e che non sembra trovare riscontri negli organi istituzionali che tali provvedimenti dovrebbero assumere. Certo è che si tratta di una notizia capace di gettare allarme, in zone interessate dal turismo. Il vicesindaco Bardini, tuttavia, non ha dubbi: “Se questa notizia – ribadisce – fosse vera, il sindaco di un Comune dovrebbe essere il primo a saperlo. È assurdo pensare che la Prefettura, il Ministero o altri enti possano solo pensare di utilizzare un territorio o alcune infrastrutture senza informare la comunità locale, e chi la rappresenta”. Del resto, Chiusi non sembra avere strutture adeguate, come vecchie caserme o grandi immobili già pronti per un utilizzo di questo tipo. Nemmeno la Regione Toscana – contrariamente a quanto diffuso – ha dato finora una disponibilità ufficiale ad accogliere profughi, che sarebbe all’origine di un ipotetico coinvolgimento delle singole province. Nessuno può escludere a priori la scelta di un territorio rispetto ad altri, nella necessità di far fronte all’emergenza, ma certo è che nessuna decisione è stata finora presa in tal senso