Una forma di gestione caratterizzata da numerosi elementi di novità che vanno incontro soprattutto alle variate esigenze delle famiglie ma anche a quelle imprenditoriali. E’ quella che propone il Comune di Montepulciano per l’Asilo Nido “Il Trenino” di Montepulciano Stazione. Il bando per la concessione del servizio scade mercoledì 27 luglio; entro quella data le aziende interessate a gestire la struttura per i prossimi 3 anni dovranno presentare le proprie offerte.
Intanto l’interesse è concentrato sull’innovativa articolazione del servizio che viene illustrata dall’Assessore ai Servizi Sociali Tiziana Terrosi.
“Occorre premettere che, dopo aver “cresciuto” una generazione di abitanti di Montepulciano, ora vicini ai 30 anni, il Comune di Montepulciano non ha più la possibilità di gestire direttamente i suoi 2 asili nido. Le norme sempre più restrittive sul pubblico impiego – prosegue Terrosi – ci permettono di condurre con il nostro personale solo la struttura di Montepulciano Capoluogo mentre per Montepulciano Stazione già da tempo abbiamo dovuto optare per la formula dell’affidamento. D’altra parte l’esperienza ci ha dimostrato che professionalità e cura del servizio si trovano anche nell’imprese specializzate che condividono pienamente lamission,offrendo piena soddisfazioni agli utenti e al Comune”.
“Ma questa nuova forma di gestione – sottolinea l’Assessore – ci permette di andare maggiormente incontro alle esigenze delle famiglie e dell’impresa titolare dell’asilo. Il bando di Montepulciano Stazione, per 22 bambini, consente infatti di articolare moduli e orari con grande flessibilità, dando spazio alle capacità imprenditoriali del gestore che ha facoltà, in autonomia, di offrire il servizio fino a 39 bambini”.
“Le necessità delle famiglie, sia in termini economici che di orario, sono notevolmente mutate” prosegue Terrosi. “Il bisogno di accudire i bambini da 0 a 3 anni è più frazionato, i nonni spesso sono ancora impegnati nel mondo del lavoro, la fasce orarie si sovrappongono e non sono più legate alle canoniche pause dei pasti, durante le festività (Natale e Pasqua) e d’estate, anche per i più grandicelli, quando le scuole sono chiuse, l’esigenza di affidare ad un servizio sicuro i propri figli si sa sentire ancora di più”.
“Tutti questi mutamenti sociali sono recepiti dal bando: ci aspettiamo – afferma l’assessore al welfare – che la flessibilità che può mettere in gioco un’impresa specializzata, articolando turni tra i propri dipendenti, possa dare risposte esaurienti. In compenso le famiglie che avranno bisogno di servizi più frazionati potranno anche effettuare considerevoli risparmi”.
In questo caso flessibilità deve far rima con qualità.
“Naturalmente si, e non solo per obbligo: il capitolato di gara e le norme contrattuali, sotto questo aspetto, sono rigorose e, come sempre, i controlli sia di tipo burocratico/amministrativo sia sulle linee educative e didattiche vengono effettuati anche attraverso il ruolo attivo dei rappresentanti del Comune e delle famiglie che sono presenti nei vari organi che vigilano sull’asilo attraverso riunioni periodiche, incontro di verifica etc.”.
Sul piano sociale, come interviene il Comune?
“Anche sotto questo aspetto ci siamo disegnati un ruolo di elevata responsabilità che contempera le esigenze delle famiglie con quelle dell’impresa: per i nuclei meno abbienti l’Amministrazione interviene integrando la quota minima a carico dell’utente con la somma necessaria per formare la retta e la versa direttamente al gestore per conto della famiglia”.
“In definitiva – conclude Terrosi – abbiamo redatto un bando che consenta all’impresa che si aggiudicherà la concessione di “dialogare” con le famiglie offrendo un servizio più rispondente alle concrete necessità e allo stesso tempo più economico”