Il Comune di Chiusi ha appena certificato gli equilibri di bilancio, con una votazione in Consiglio avvenuta di fronte ai banchi semivuoti dell’opposizione: mancavano i due capigruppo, solo due erano i consiglieri di minoranza presenti.
Nello specifico, il Comune di Chiusi ha verificato maggiori entrate in termini di Irpef, Ici e utili da società partecipate per 47.207 euro e, al tempo stesso, minori entrate su una serie di capitoli come i proventi per violazioni leggi e regolamenti, diritti di segreteria, diritti istruttoria, interessi su depositi, rimborsi diversi, rimborsi dallo Stato, per un totale complessivo 72.207 euro.
Il pareggio sarò garantito da un somma di 25.000 euro ottenute da una compensazione con minori spese correnti e storni di fondi.
“Dal punto di vista tecnico – osserva l’assessore al bilancio Juri Bettollini – i conti tornano, ma in uno scenario che si fa sempre più complicato. Ci saranno minori rimborsi dallo Stato, che in questo momento ammontano a meno 45.000 euro. Poi ci sono i criteri stabiliti dal federalismo municipale, a cui il nostro ente si è già adeguato. I trasferimenti dallo Stato diventeranno compartecipazioni, ma alla fine le entrate saranno minori rispetto ai trasferimenti degli scorsi anni”. Bettollini non ha dubbi: “Saremo chiamati – aggiunge – a condurre un politica attenta e prudente, ma allo stesso tempo coraggiosa, per generare nuovi processi di ricchezza. Dovremmo fare un ragionamento serio sui servizi erogati, perseguendo l’obiettivo della maggiore ottimizzazione delle spese”.
In questo difficile scenario, che richiede il contributo di tutte le forze politiche, è clamorosamente mancata l’opposizione: nei banchi del Consiglio si è notata l’assenza del capogruppo della Lista civica Rita Fiorini Vagnetti e quello della Primavera Giorgio Cioncoloni. “E’ la dimostrazione – osserva il sindaco Stefano Scaramelli – che, mentre la Giunta e il gruppo di centrosinistra stanno lavorando all’attuazione del programma amministrativo, assumendosi responsabilità e prendendo decisioni per il futuro di Chiusi, dalle opposizioni non arrivano né proposte né tantomeno progetti. Ma il fatto politicamente più rilevante è che sta venendo meno anche la presenza in Consiglio comunale”. In effetti il capogruppo della Primavera non era presente nelle ultime due sedute del Consiglio, che si sono svolte alle 21, proprio l’orario tante volte richiesto dallo stesso gruppo di opposizione