Con l’arrivo della stagione calda come tante formiche torniamo a popolare da nord a sud le nostre belle spiagge. Di lido in lido cambia la sabbia, cambia il colore dell’acqua, cambia il paesaggio, ma loro sono sempre lì e sono gli stessi da sempre. Sono i tipi da spiaggia, quelli che puoi incontrare al sole rovente dell’estate. Seppure la categoria sia la stessa, le sfumature sono molte. Per esempio il tipo da spiaggia in slippino a vita alta e arrotondamento del pacco lo trovi solo nella fascia alta della spiaggia, quella dove per camminare serve la scarpa d’amianto, dove non tira mai vento, dove nemmeno un tuareg resisterebbe un minuto eppure lui è lì, col suo costumino e con la boccetta di olio extravergine dei colli euganei spalmato ovunque per fare l’effetto frittomisto all’italiana.
Insieme a lui c’è anche lei, la sessantenne irriducibile che spesso sfoggia il balcone dimenticando che è sfiorito da tempo e obbligando le famiglie con bambino sotto i sei anni a cambiare direzione onde evitare problemi alla crescita dei pargoli. Nella fascia intermedia della spiaggia ci sono i gruppetti di ragazzi tra i 15 e i 20 anni, quelli che hanno zaino invicta pieno di panini, ipod, palle di tutte le forme e racchettoni. Il loro intento è socializzare in un luogo fresco. Poco più avanti ci sono le famiglie, modello all inclusive nel senso che dalla nuova generazione si finisce con la bisnonna parcheggiata sotto l’ombrellone, lo stesso ombrellone che alla prima folata di vento si alzerà in volo insieme alla bisnonna e tutti penseranno a un Gagarin due la vendetta. Questi tipi da spiaggia oltre all’ombrellone hanno anche una cucina ikea che verso le 12 cominciano a montare per cucinare il Pellegrino Artusi intero. Sono gli stessi che dicono ai bambini che il bagno si fa dopo 3 ore dall’ultimo boccone. Prima di arrivare in pole position una nota per i baywatch de noantri che da qualche anno hanno sistemato sulle belle torrette in riva al mare. A chi li ha messi grazie per garantirci maggiore sicurezza, tuttavia mi potete spiegare come potranno salvare la bisnonna se il loro obiettivo principale sono le ragazzine scosciate? e poi David Hasselhoff aveva il salvagentino fico, mica il pattino da 4 quintali a remi… La pole position, perchè d’estate diventa davvero una corsa di formula1 e parte in pole chi alle prove libere del sabato riesce a piantare per primo l’ombrellone, è deputata ai fichi da spiaggia: coppiette (di ogni tipo, siamo nel terzo millennio), famigliole giovanili, campioni di castelli di sabbia e boccette. Siccome poi la spiaggia è libera ed è di tutti c’è posto anche per voi, campioni di racchettoni. Da questa postazione è possibile osservare lo struscio del bagnoasciuga e come dalla parrucchiera sparlare e fare congetture sul mondo. Unico neo della pole è la lotta continua con la marea che poco a poco, se non stai attento, ti ruba il posto, ma d’altronde si sa, essere primi non è cosa da tutti. Colonna sonora: Stessa spiaggia, stesso mare By Mina