Nessuno di noi sarà immune dall’entrare in un centro commerciale entro (meglio non oltre) il 24 dicembre prossimo. Comprare regali per gli altri è un’arte che purtroppo per la maggior parte delle persone si riduce a due volte all’anno (compleanno-natale).
Dovrebbe invece esserci un periodo di stage durante gli altri mesi, così da formare l’istinto di acquisto. Per azzeccare un regalo serve prima di tutto molta sicurezza di sé: se non siamo convinti il destinatario se ne accorge ancora prima di aprirlo, da frasi come “vediamo se ci ho preso” ecc ecc. Cinque regali standard non riciclati.
- Guanti-sciarpa-cuffietta. Un evergreen che con il cambiamento climatico si estinguerà
- Pacco sapori. Pare vada per la maggiore, attenti alle date di scadenza
- Abbonamento a Chi. In genere sono le riviste tipo, ma ci sono anche soluzioni estreme
- Pigiama. Il regalo di nonne e zie, flanella (o pile) è la parola d’ordine
- Voucher estetista. Che equivale un po’ a dire “per favore, fatti i peli”
La reazione di chi riceve un regalo del genere può avere diversi picchi di gradimento, dall’ansia che finisca il Natale, alla voglia di afferrare quel nuovo coltello in ceramica e impersonare per dieci minuti Beatrix Kiddo. Colonna sonora: White Christmas cover By Michael Bublè