Poco tempo fa ero su un volo Roma-Brindisi. Nel posto accanto al mio all’andata c’era “Er Mutanda”. Il volo è durato circa 50 minuti nei quali il mio pensiero è andato fisso sul colore dello slippazzo che portava il “vip” de noantri, diventato celebre appunto per la moda costume sull’Isola dei Famosi. A Pitti Immagine mi sarei aspettato la rivoluzione dello slip da uomo.
Per uno come me, che da quando è nato ha testato ogni tipo di boxer a partire da quelli che il pacco viveva in una prateria e non pagava l’Ici a nessuno, andare in spiaggia e vedere la parata degli slippini da uomo è un dramma esistenziale. Lo slip. Definizione: S.m. “mutandine molto corte, aderenti. Indossate come capo di biancheria o come costume da bagno”. Secondo me basterebbe questa definizione per dissuadere dal comprarle. Ci sono varie tipologie di slip da uomo. Quello tradizionale, con elastico zigrinato e colori sul bianco/panna. Lo stesso modello viene riproposto con fantasie anni ’80, le cosiddette “cacharel”, quelle con quei pipperini che sembrano una colonia di spermatozoi impazziti. Che siano state mutande fertili? Ci sono poi le fantasie per gli amanti della natura, con i funghetti, le fagianelle e quelle del wwf con il panda e tutta la linea delle specie protette, compreso l’orso marsicano. C’è lo slip “boro”, quello che almeno una volta è servito per fare un triste spogliarello che aveva “perdere l’amore” come colonna sonora. La fidanzata, anche se era una cessa, l’ha mollato lo stesso e indovinate per quale motivo? Non per Massimo Ranieri. Lo slip da mare. Qui si apre una pagina che richiederebbe anni e anni di studi e ricerche. Mi limito a una immagine. Spiaggia di Marina di Grosseto, 15 agosto. Il duo (a volte trio) marittimo all’arrembaggio sul bagnasciuga guarda la sfilata delle girls in costume. Lo slip è fosforescente, in genere su tonalità verdi, ma c’è anche il classico bianco con elastico affioccato. Il fisico è tendente al palestrato. Tutto è perfetto quando eccola, lei, la Jessicah di turno che arriva, passa. L’occhio del duo la segue anda e rianda e intanto, per l’orrore dei bagnanti, si scopre che lo slip è animato. To slip, scivolare (via ve prego!!!). Colonna sonora: A million miles away By Rory Gallagher