… visto che sono tornate di moda le lettere, quelle scritte a mano, io scrivo a voi, e non perchè mi stiate simpatiche, ma solo perchè alla Rinascente non hanno messo ancora la cassetta della posta per Babbo Natale. Vi scrivo per chiedervi un po’ di cose, a partire proprio da una zucca. Una di quelle che si davano ai maiali nelle stalle, è sufficiente. Perchè non sopporto di vedere al super mercato il kit per la “zucca fai da te” a 9,99 euro.
Voglio scavarla, sporcarmi e far cuocere i semini a mia nonna. Poi mangiarli davanti al camino, tutti, farmi diventare la lingua felpata, farmi venire le palpitazioni per gli sbalzi di pressione e la notte bere come un cammello. Se la prima richiesta passa vorrei anche chiedervi di dire a Trenitalia che va bene che la prima classe del frecciarossa costa parecchio, ma non è necessario far passare ogni tre secondi gli omini dell’anas col cesto delle caramelle. Visto che sono sfacciato oggi mi sento anche di chiedervi un po’ di pietà per tutto quello che a questo mondo viene strumentalizzato. Domani arriveranno i Notavvisti anche ad Arezzo, dove per asfaltare una strada ci vogliono anni, se bastano, e dove ogni rotatoria rappresenta un segno dello zodiaco, tutti tranne il mio, l’acquario. Sinceramente mi sento un pochino preso per il culo da questa cosa e se proprio ‘sta tav non la sopportano, che ce ne mandino un pezzo anche a noi terroni. E sempre per i Notavvisti potete mandar loro un testo con una canzoncina che reciti “la rotatoria è mia, evviva la follia”? Grazie streghe. Per ultimo desiderio vi chiedo anche di svelarmi un segreto, voi che sapete di tutto e di più: mi potete dire in cosa consistono le differenze dei singoli profilattici del pacco da 200 venduto negli anni ’80 da postalmarket? Grazie streghe. Confido nel vostro buon senso sperando che madame corneille vi recapiti questa mia missiva scritta con penna di piccione e sangue di coccodrillo. Colonna sonora: La Strega By Vasco Rossi