Torna in libreria Ferruccio Fabilli, e lo fa con “Falce e coltello, diario di un omicidio” che per lui rappresenta la quarta uscita da quando ha intrapreso, con passione sincera, la carriera di scrittore. Sgombriamo subito ogni dubbio a chi ci legge dicendo che nessuna delle precedenti opere di Fabilli, pur apprezzabili, può fare il pari a questa. Stavolta, davvero, siamo di fronte ad un testo che si potrebbe definire “della maturità“: ben calibrato, correttamente dosato nei vari “ingredienti“, sicuramente avvincente.
La struttura è ben costruita e permette così di trasformare il fatto di cronaca realmente accaduto (l’omicidio Gorgai, avvenuto a Camucia nel giugno del ’74) in un giallo di ottima fattura. Cambiano i nomi, cambia forse qualche situazione, ma la “Brevia di Sotto” è proprio la nostra Camucia: Fabilli la descrive con stile da veterano, dimostrando grande sensibilità. Sullo sfondo di quella Camucia anno 1974, nel periodo degli anni di piombo, delle contrapposizioni politiche, degli opposti estremismi, in quella realtà ancora provinciale ma non più contadina si muovono i protagonisti in cerca di presunte verità utili forse per riempire il vuoto della loro solitudine un po’ da numeri primi.
L’incalzare del thrilling si alterna così con le vicende personali dei protagonisti, e con attente descrizioni che non possono non suscitare in chi legge, se cortonese o camuciese, un forte senso di appartenenza.
Se così il finale non sarà certo una sorpresa (derivando esso da una storia realmente accaduta, per quanto tragica e carica di sorprese quasi grottesche) si apprezzerà lo stile e la capacità nel raccontare una storia che in molti avrebbero voluto raccontare. A Fabilli il merito di averlo fatto davvero.
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Falce e coltello, diario di un omicidio
Amore e politica negli anni di piombo
ed. Albatros, euro 13.90