Nonostante l’incertezza di un meteo estremamente volubile, la Maggiolata torna a rivivere la magia della sua sfilata notturna. In un paese letteralmente invaso di gente richiamata dal fascino di una festa che trova nel contrasto tra i giochi di luce e delle ombre della sera una ragione ulteriore per accrescere i propri innegabili standard qualitativi. E’ stato in verità un autentico pomeriggio di passione quello passato dagli organizzatori di questa manifestazione. L’incertezza legata al continuo variare delle condizioni climatiche ha reso oltremodo complessa la decisione di effettuare la classica uscita dei carri allegorici fioriti accompagnati – come sempre – da gruppi folcloristici e bande musicali. Alla fine, pur con molti comprensibili patemi d’animo, è stato deciso di sfidare la sorte.
Alle 21,30 la Festa è cominciata, con l’apparizione del Corteo e del Gruppo Storico di Lucignano che hanno di fatto inaugurato la lunga teoria dei tanti componenti di questa eterogenea sfilata che ha fatto da legittimo complemento alla serie dei carri dei Rioni, questa volta addobbati con tanto di luci che ne hanno evidenziato uno splendore ancora più marcato. La folla è intervenuta in maniera massiccia, sicuramente in misura superiore alle più rosee aspettative, soprattutto in considerazione di oggettive criticità legate ad una meteorologia mai come quest’anno così mutevole. Così, come accaduto nel corso della prima uscita di domenica scorsa, nonostante acquazzoni che si sono abbattuti a pochi chilometri da Lucignano, la Maggiolata ha potuto svolgersi secondo i classici canoni che ne caratterizzano ormai la modalità esecutiva.
Alla fine i volti sorridenti degli organizzatori, in primis il Presidente Massimo Casini, erano il confortante segnale di riscontri più che positivi sotto tutti gli aspetti.
Si è trattato, comunque, di un altro momento esaltante per questa Festa così ricca di diffusa bellezza e capace ancora una volta di stupire con i suoi molteplici effetti speciali. D’altronde gli organizzatori hanno operato quest’anno scelte molto intriganti, senza lasciare alcunché di intentato. La qualità dei carri presentati dai 4 Rioni, accompagnata da un innegabile ottimo livello dei gruppi invitati, ha contribuito ad innalzare il livello della manifestazione. Se a tutto questo aggiungiamo il valore aggiunto rappresentato dal contesto in cui essa viene effettuata, vale a dire il centro storico di Lucignano con i suoi tesori architettonici mirabilmente custoditi e i suoi stupefacenti spazi che ne fanno un luogo di rara magnificenza, possiamo ben dire che lo spettacolo offerto dalla Maggiolata nella sua versione notturna è qualcosa di irripetibile e difficile da raccontare in poche righe. Riteniamo che la formula adottata dal Comitato di gestione della Festa da alcuni anni a questa parte, ovvero la realizzazione di un evento in modalità “night” premi sempre di più la qualità indiscussa di una festa di per sé già molto elegante e raffinata, assolutamente da tutelare e proteggere, conservare e promuovere.
Lo spettacolo di questa lunga serata lucignanese ha avuto momenti davvero emozionanti. Pensiamo alla ieratica meravigliosa iconografia dei tanti figuranti in costume che hanno confermato il forte legame con le memorie di un passato glorioso della comunità locale. Ricordiamo lo stupore destato dalla visione dei carri allegorici ricoperti di migliaia di fiori, baciati dalle luci che hanno reso giustizia a dettagli costruttivi semplicemente strepitosi. Né dobbiamo dimenticare la versatilità dei gruppi folcloristici presenti a questo appuntamento: quello di Lucignano, che ha riproposto in tutta la loro magica bellezza danze e melodie care alla gente del posto, proprio perché raccontano in modo fedele la storia di una festa che è arrivata all’ottantunesimo capitolo e non accenna affatto a tramontare. O quello di Pergine Valdarno
(l”Arcobaleno”), capace con la sua innata carica emotiva di far ballare una intera piazza… E non dobbiamo affatto tacere dell’apporto dei 2 gruppi bandistici intervenuti: la “Samba” di Torrita di Siena, un sodalizio che fa della sua straordinaria verve – per così dire – una ragione di vita mentre la Banda “Rosini” di Lucignano ha declinato con impareggiabile maestria suoni e musiche legate alla vicenda pluridecennale della Maggiolata.
La Festa dei fiori di questo antico paese conserva e recupera, esaltandone lo splendore, il fascino sospeso della grande tradizione popolare che qui ha trovato la sua terra elettiva. Lo spettacolo finale con giochi di fuoco offerto dagli Sbandieratori di Sarteano nella splendida cornice di Piazza delle Logge è l’ultima pregevole immagine di un evento pieno di incanti.