Kant diceva nel suo trattato “Critica del giudizio” che la musica, rispetto alle arti figurative o letterarie, ha la particolarita’ di utilizzare la sequenza armonica dei suoni come linguaggio di trasmissioni delle emozioni e percio’ riesce a comunicare in modo universale ed immediato le idee estetiche che vi sono contenute.
Questo rende questa primordiale arte umana, composta da una sequenza di suoni, linguaggio universale comprensibile da ogni uomo e pertanto il piu’ amato dall’uomo.
Quando questo linguaggio viene utilizzato, non solo per trasmettere emozioni in una platea di spettatori, ma anche per aiutare dei bambini, che nessuno conosce o che dovranno ancora nascere, feriti nel loro diritto naturale di sorridere, sognare e vivere, perche’ affetti da patologie oncologiche.
Ecco che il linguaggio musicale assume una rilevanza che supera il giudizio di Kant e colpisce l’anima dello spettatore con sentimenti di serenita’, armonia e coscienza solidale.
Per il Lions Club Cortona Valdichiana-Host avere organizzato sabato 28 ottobre al Teatro Signorelli di Cortona un concerto per aiutare la ricerca Oncoematologiaca dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e’ stato non solo un motivo di soddisfazione e merito sociale, ma soprattutto un momento di emozione e commozione per una finalita’ che vede la partecipazione di tutti, spettatori ed artisti, alla posa di un mattone utile a costruire quella muraglia che si spera terra’ in futuro il cancro il piu’ possibile lontano dagli occhi sorridenti di un bambino.
Se questo mattone e’ stato possibile posarlo il merito deve essere principalmente di due grandi artisti cortonesi
Il Pianista Francesco Attesti
Il Sax.Clarinettista Francesco Santucci
Musicisti di fama internazionale che hanno prestato la loro arte per il fine benefico della serata con quell’emerito spirito di servizio proprio del Lionismo e nel caso del Maestro Attesti dei Rotary.
Del concerto quello che piu’ mi ha impressionato musicalmente, forse anche perche’ non lo avevo mai ascoltato in un concerto, e’ l’esuberanza del Maestro Santucci che ha riempito in due brani la scena melodica in modo esemplare ed eccellente senza nessun timore delle splendide melodie pianistiche che lo affiancavano.
Il Maestro Francesco Attesti e’ internazionalmente talmente noto che una mia qualunque opinione sul concerto puo’ sembrare superflua, se non superficiale, e pertanto, da antico suonatore bandistico di bombardino mi avventurero’ in un coinciso nella e personale giudizio.
“e’ riuscito ha trasmettere emozioni delicate e tenui con una interpretazione lieve e soave dei brani musicali”.